Finalmente, dopo mesi di attesa in Consiglio regionale sono arrivate le risposte a due importanti questioni che avevamo sollevato come Gruppo del Partito Democratico.
Innanzitutto il finanziamento delle classi primavera, sul quale avevamo presentato un’interpellanza urgente nel dicembre 2018 (poi riproposta con diversi atti nel corso della sessione di Bilancio regionale) e che, a tutt’oggi, vede la maggioranza di centrodestra completamente inerte. Così come, completamente insoddisfacente, è stata la risposta fornita in aula, stante l’imminente inizio del nuovo anno scolastico e la totale incertezza in cui versano i genitori, che ancora non sanno se a settembre i loro figli potranno frequentare le sezioni Primavera e molti giovani docenti, che non sanno se prenderanno servizio a scuola.
Sul punto, come spesso è accaduto negli ultimi mesi, c’è da registrare il silenzio dell’Assessore Mazzuto che, seppur presente in aula, ha preferito far leggere la risposta al sottosegretario Pallante…episodio forse foriero di un prossimo avvicendamento all’Assessorato in quota Lega che, oggettivamente, dopo un anno di inattività altro non ha prodotto se non un desolante e preoccupante silenzio istituzionale su questioni importanti e urgenti, quali appunto le sezioni primavera che, a tutt’oggi, restano appese al filo della speranza e non della necessaria ed indifferibile azione politica e amministrativa della Regione.
Altrettanta delusione per il Parco del Matese (sul quale avevamo presentato una specifica interrogazione nel novembre 2018), dove la soddisfazione attiene solo al profilo tecnico della risposta, ma non a quello politico, così come certificata anche dall’assenza dell’Assessore Cavaliere.
Ricordiamo che, nella legislatura precedente, dietro richiesta del Partito Democratico del Molise, eravamo riusciti ad ottenere un risultato storico ed innegabile: l’istituzione con legge nazionale del Parco nazionale del Matese e il finanziamento per la sua partenza: 300mila euro per il 2018 e 2 milioni per il 2019. Ma dopo oltre un anno, manca ancora la perimetrazione, l’individuazione della sede e una governance politica. Soprattutto, a mancare è la evidente e manifesta volontà politica della Regione Molise di dare seguito ad un percorso già avviato e finanziato, per il quale si sta perdendo tempo prezioso, con tutti i rischi connessi, quali quello di perdere la sede in Molise, ma anche la presidenza del nuovo ente. E ancora non abbiamo capito se l’impasse è conseguente all’incapacità della Regione o a qualche preciso intendimento politico di buttare alle ortiche il lavoro ed i risultati finora ottenuti dal centrosinistra e dal Pd in particolare.
Per questo, oggi in aula abbiamo suonato la sveglia alla maggioranza meno produttiva e più insipiente nella storia della Regione Molise, che sta mettendo a rischio una grande opportunità di sviluppo non solo dell’area del Matese, ma di tutto il Molise.
E come sempre, vista la totale inattività di Toma e della sua Giunta, annunciamo che, come Partito Democratico, nei prossimi giorni ci faremo, ancora una volta, promotori di una serie di iniziative pubbliche per sensibilizzare il territorio e il Ministero, con il dichiarato obiettivo di procedere alla perimetrazione e di assicurare la sede e la governance del Parco al Molise.
Micaela Fanelli