Prossimità, sicurezza, investimenti, competenze, sono le parole chiave che devono ridisegnare la Sanità, e l’azienda Sanitaria rappresenta il partner del SSR.
Purtroppo dobbiamo constatare ancora a distanza di quasi due anni, che tutte gli annunci rassicuranti da parte dell’Azienda Sanitaria a favore della tutela del cittadino, e che ogni sforzo sarebbe stato nell’interesse esclusivo del cittadino/paziente e degli operatori sanitari non si è tradotto in realtà. Invane anche le nostre varie segnalazioni su un’attenzione rivolta ai bisogni dei cittadini, all’incremento delle figure professionali, a quelle politiche per favorire una massima partecipazione ai bandi pubblicati, ma sono rimaste solo scritte.
La Sanità ha il dovere di garantire la sostenibilità del sistema salute, mettendo in connessione il sistema verso l’utente. Certo per garantire questa connessione è necessario attribuire un valore al cittadino/paziente, lo stesso valore che un cittadino sente nell’espressione del voto.
Le dimissioni di massa dei medici rilevano un evidente problema organizzativo, evidenziando come una organizzazione scevra da una visione d’insieme crea uno stato d’insicurezza per tutta la cittadinanza.
E’ necessaria e non più rinviabile pensare anche ad una strategia di politiche che garantiscono sicurezza, stabilità, sostenibilità nei luoghi di lavoro come richiamo alla partecipazione di bandi professionali che vanno sempre deserti.
Cittadinanzattiva proprio un anno fa si chiedeva, denunciando, con un articolo, dove i cittadini molisani si sarebbero potuti curare, oltre ad evidenziare come politiche strategiche sarebbero state sufficienti a colmare i vuoti che oggi ci troviamo, lo evidenziamo per sottolineare la mancanza di propensione verso i bisogni del cittadino/paziente.
Il COVID non è più convincente come scusante per essere inadempienti ai propri doveri, ma l’occasione per rilanciare il SSR, bisogna volerlo. Il PNNR nella sua sesta missione include l’obiettivo di rafforzare e rendere più sinergica e integrata la risposta sanitaria territoriale e ospedaliera, e costituisce una preziosa opportunità per concretizzare una Sanità guidata da strategie focalizzate sulla creazione di valore per il paziente.
Richiamiamo fortemente ancora una volta il Patto della Salute, siglato dalle Regioni, che ha accolto il nostro appello anche per il richiamo alla partecipazione dei cittadini, come recita la scheda n. 14 che punta a favorire lo sviluppo di progettualità su base regionale e/o aziendale (attraverso la definizione di linee guida e nell’ambito delle risorse a legislazione vigente) che abbiano come obiettivo quello di migliorare la comunicazione e la trasparenza sull’efficienza dei percorsi clinici e amministrativi e il coinvolgimento dei cittadini. Si conviene inoltre sulla necessità di favorire l’empowerment del cittadino verso un corretto, appropriato e responsabile utilizzo dei Servizi sanitari, anche attraverso l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico.
Forse abbiamo ancora qualche piccolo spiraglio per poterci salvare.