CISL/Se il Governo sul tema delle Privatizzazioni pensa di andare avanti da solo commette un grosso errore

Prima di ogni operazione, sulla privatizzazione di Poste Italiane, bisogna aprire un
confronto con le parti sociali e con il sindacato in particolare.
È quanto precisa il segretario della CISL Poste del Molise Antonio D’Alessandro.
Se l’idea è quella di far cassa svendendo parte dei gioielli di famiglia, la Cisl si
opporrà.
Abbiamo già visto gli effetti di questa impostazione negli anni addietro, e ne
paghiamo ancora oggi le conseguenze con la perdita di asset strategici con la
compressione dei livelli occupazionali, con il blocco degli investimenti, con
l’impoverimento della quantità, della qualità ed efficienza dei servizi.
Si tratta non solo di evitare saldi di Stato. Ma anche di scongiurare che per riempire
un po’ il portafoglio si rinunci ad esprimere un ruolo forte e pubblico nella definizione
delle politiche industriali del Paese.
Antonio D’Alessandro afferma che Poste Italiane è una società strategica per il
sistema Paese, non solo per la consegna della corrispondenza e pacchi, non solo
per la moltitudine di servizi che offre ai cittadini, non solo perché è l’unico presidio
dello stato su tutti i comuni e frazioni dell’intero territorio nazione, ma per il Risparmio
Postale.
Il risparmio postale garantito dalla Repubblica italiana, include Libretti di Risparmio
Postale per un totale di 103 miliardi di euro e Buoni Fruttiferi Postali per un totale di
216 miliardi di euro. Prodotti di risparmio unici da quasi 150 anni che oggi godono
della fiducia di 27 milioni di italiani. Cosa succederà con una ulteriore privatizzazione
di Poste Italiane?
Per questo rilanciamo l’idea di mettere sul tavolo l’opportunità di far evolvere la
governance delle grandi imprese pubbliche, come Poste Italiane, nel solco della
partecipazione dei lavoratori alle decisioni al controllo delle aziende. Qui si parla non
solo di risorse, ma del futuro e della tenuta del tessuto sociale ed economico del
Paese.
Nel frattempo i segretari di categoria SLP-CISL, SLC CGIL, UIL Poste e UGL
Comunicazioni hanno inviato una lettera unitaria all’ANCI Molise con la richiesta di un
incontro.

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