È giusto aver deciso di tassare gli extra profitti delle banche, intervento sollecitato da tempo dalla Cisl – lo afferma il coordinatore della CISL Molise Antonio D’Alessandro – adesso va allargato alle altre multinazionali (energia, digitale, logistica) per recuperare risorse da impegnare ad alzare salari, retribuzioni, pensioni e a ridurre il peso delle tasse ai lavoratori, pensionati e sostenere le famiglie sui mutui per le prime case.
Positiva la misura che riguarda i prestiti per gli enti locali in dissesto finanziario e le misure di calmieramento del costo dei biglietti aerei a contenimento di dinamiche tariffarie legate alla stagionalità, anche se l’intervento risulterà tardivo.
Sarebbe utile chiamare in causa le Authority di riferimento, quella alla concorrenza e mercato e l’autorità dei trasporti, per individuare in questi settori – fermo restando il vincolo dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro di settore (trasporto aereo, mobilità attività ferroviarie e mobilità trasporto pubblico locale, ecc.) – una sorta di massimale tariffario, un tetto al prezzo.
Occorre – precisa il coordinatore della CISL Molise Antonio D’Alessandro -attivare subito una cabina di regia anti-inflazione che metta in relazione Governo, sindacati e imprese nel contrasto alla speculazione, nel controllo di prezzi e tariffe, nell’impegno reciproco di rinnovare e innovare tutti i contratti pubblici e privati.
Antonio D’Alessandro puntualizza che c’è una riforma cardine che riteniamo davvero indispensabile in questa fase: quella della partecipazione dei lavoratori alla vita, agli utili e all’organizzazione delle imprese, sfida che intercetta tutte le più importanti questioni, a cominciare da quella salariale, la qualità e stabilità del lavoro, per continuare con l’incremento della produttività, il contrasto alle delocalizzazioni, i controlli su salute e sicurezza e applicazione dei buoni contratti.
Il senso della proposta di legge d’iniziativa popolare della CISL sta in tale direttrice, e per questo siamo e saremo in mobilitazione fino a dicembre per informare e comunicare ai lavoratori, pensionati, cittadini i contenuti del provvedimento legislativo.
Vediamo molta adesione e sostegno delle persone nei luoghi di lavoro e nel territorio sulla nostra iniziativa ma anche autorevoli espressioni del mondo accademico e universitario, dell’imprenditoria, dei partiti che guardano con interesse a questo sentiero: non può che farci piacere.
Vogliamo dare gambe solide e credibili al progetto – conclude Antonio D’Alessandro -, evitando tentazioni dirigistiche, valorizzando la contrattazione, collegando incentivi e sostegni fiscali a soluzioni che diano protagonismo vero alle relazioni industriali affinché i lavoratori possano co-determinare strategie e scelte delle imprese.
Su questi temi chiamiamo la politica e i nostri interlocutori sociali a convergere responsabilmente in un ampio e costruttivo fronte riformatore.