Il circolo PD di Mafalda tira le somme dopo la prima fase congressuale e comincia a muovere i primi passi verso la costituzione di un Nuovo Partito Democratico. “Siamo sempre stati e continueremo ad esserlo, contrari ad ogni forma di clientelismo ed a qualsiasi forma di sciacallaggio elettorale – afferma il direttivo. “Non vogliamo entrare nel merito delle ultime vicende congressuali, ma ci sentiamo in dovere di rimettere al centro del dibattito l’integrità politica della struttura partitica a tutti i livelli”.
La decisione, spiega il segretario Paolo Di Iulio, scaturisce dalla necessità di preservare l’alto valore politico che una stagione congressuale rappresenta. “Questo non vuol dire chiudersi nel proprio recinto – continua il Segretario- è un passaggio politico indispensabile per evitare che regole democratiche vengano strumentalizzate per quadrature elettorali di qualunque schieramento. Vuole essere, inoltre, uno sprono per tutti i territori ricchi di attivisti politici ma che non hanno la forza per organizzarsi con proprie strutture partitiche”.
A Mafalda infatti, sono stati tesserati numerosi amici di Roccavivara. Il direttivo in relazione a questo tesseramento “fuori sede” aggiunge: “vogliamo consigliare agli amici di Roccavivara di aprire un Circolo nel loro comune. Da parte nostra, ci sarà tutta la disponibilità ad affiancarli nella fase costituente, dai primi passi, alla contabilità trasparente delle finanze, alla creazione, registrazione e consegna di un periodico di Circolo, fino all’organizzazione di eventi e dibattiti di un’elevata statura politica come quelli che hanno portato Mafalda sotto i riflettori nazionali. Partiamo dal presupposto primario che la dirigenza del Partito non deve semplicemente garantire un’urna ai suoi tesserati, ma deve dare loro l’opportunità di potersi organizzare, confrontare e crescere soprattutto durante i periodi lontani da sfide elettorali di ogni genere”.
Infine il Direttivo ed il Segretario non lasciano spazio a equivoci: “per il prossimo congresso nazionale intendiamo chiudere le porte agli elettori esterni. Siamo di fronte a “primarie aperte” e non possiamo rischiare di accogliere elettori distanti dal centro sinistra che utilizzano il nostro Circolo per fare favori a qualcuno o per nascondersi dai loro conoscenti. Tutto questo al fine di tenere alto il valore politico e democratico di un congresso che coincide con una fase storica in cui disaffezione e odio, nei confronti della politica, obbligano tutti noi a cambiare metodo e a progettare una politica nuova, seria e lontana da sistemi finalizzati solo alla lotta al potere ma totalmente inutili al sistema economico e sociale dell’intera Regione. Mafalda, il Molise e l’Italia – conclude il direttivo – non hanno più tempo da perdere dietro guerre di posizioni che hanno stancato la maggior parte degli elettori italiani. Il Nuovo Partito Democratico, ha tutto l’interesse perché ciò non accada”.