La chiusura del punto nascita al San Timoteo di Termoli è un fallimento che ha responsabilità politiche ben evidenti, anche se in queste ore c’è chi si affanna a nascondersi o peggio ancora a confondere maldestramente le carte.
Ci sarà tutto il tempo – afferma Annaelsa Tartaglione – per fare luce sulla vicenda, adesso però le priorità sono ovviamente altre: salvare quello che rimane dei nostri ospedali e difendere insieme il nostro diritto alla salute.
Sulla questione relativa al San Timoteo, sto valutando le iniziative da mettere presto in campo – per quello che concerne le mie possibilità – e invito ufficialmente rappresentanti istituzionali di ogni livello e appartenenza a collaborare, per agire in modo davvero efficace a tutela del Molise, che non può essere considerata una regione di serie B!
In questi giorni sarò in Bassomolise, prima per parlare con i medici e la struttura dell’ospedale termolese e poi per intensificare gli incontri con amministratori, cittadini e comitati della zona e studiare tutte le soluzioni possibili.
Lunedì è in programma il vertice con i sindaci – conclude la Tartaglione – e in tal senso confido molto nella presenza e nello spirito di collaborazione di tutta la delegazione parlamentare. Entro e non oltre la prossima settimana chiederemo risposte certe al ministro della Salute Giulia Grillo. Non escludo che la stessa esponente del governo possa essere invitata ad illustrare con chiarezza in aula quali siano le intenzioni dell’esecutivo nazionale in materia di sanità molisana.
Io sono pronta, da cittadina di questa terra, a fare fino in fondo la mia parte! E credo anche voi non mancherete, per il bene e il futuro della nostra terra e dei nostri i figli.