L’ennesimo crollo di un edificio pubblico, la palestra della scuola di Casacalenda, induce a riflettere su come, nonostante sia vivo l’eco dei tragici eventi di San Giuliano di Puglia, accadano ancora fatti così incredibili e sconvolgenti.
Bene ha fatto la sindaca del Comune basso molisano a rivolgersi alle autorità competenti e a
presentare un esposto in procura. Resteremo vigili affinché la giustizia faccia il suo corso e
attenderemo che vengano accertate eventuali responsabilità, ma assistere al volo, sebbene sotto la forza del vento eccezionale, di materiale edile che sarebbe potuto crollare sulle teste di alunni inermi, dei loro insegnanti e del personale ausiliario e tecnico amministrativo fa male al cuore.
Fa male soprattutto pensando che la palestra in questione è stata costruita anni dopo i terribili fatti di San Giuliano di Puglia. Una società che non sa proteggere i bambini e i più deboli non può definirsi né democratica né solidale: sicuramente dovremmo tutti fermarci per un po’ a riflettere su quali modelli di vita stiamo proponendo alle future generazioni. La CGIL e la FLC del Molise, negli scorsi anni, hanno elaborato e diffuso un “libro bianco”, una sorta di raccolta delle tante disfunzioni delle scuole molisane, per la cui realizzazione va ringraziata ancora oggi la vasta rete di RSU della scuola, sparsa su tutto il territorio regionale.
Nel tempo, sono stati infiniti i richiami in ambito nazionale e locale per sostenere la necessità di controlli e interventi sul patrimonio immobiliare pubblico e scolastico che necessita di adeguamenti strutturali e in molti casi anche di efficientamento energetico. Crediamo che nemmeno le risorse del PNRR potranno dare un’adeguata risposta alle criticità più volte rappresentate, se non si inizia ad affrontare, con la dovuta attenzione e preoccupazione, anche in Regione il rischio di ulteriore depauperamento di offerta formativa e di presidi educativi connessi con il dimensionamento scolastico.
Ragionare di questi temi significa avanzare proposte per un adeguato piano delle infrastrutture e dei trasporti; significa lavorare a una programmazione degli interventi complessiva sull’intero sistema Molise del futuro, magari anche attraverso una cabina di regia che veda coinvolti soggetti istituzionali e partenariali. Sarebbe necessario avviare un’azione culturale diffusa che richiami i temi della sicurezza, della sicurezza sui luoghi di lavoro e della lotta al malaffare e ai sistemi che troppo spesso operano avendo in mente la sola logica del profitto immediato.
Restiamo in attesa di capire se questi sono argomenti che rientrano anche tra le priorità che la “nuova” amministrazione Regionale intende affrontare. Nel frattempo i temi esposti saranno rilanciati in una piattaforma complessiva, che caratterizzerà lo sciopero generale previsto per il prossimo 17 novembre che in Molise ci vedrà impegnati, insieme alla UIL, nell’organizzazione di tante assemblee e iniziative e di una manifestazione che si terra a Campobasso, in Piazza Prefettura, a partire dalle 9.30 della giornata di sciopero.
Il Segretario Generale della CGIL Molise – Paolo De Socio
La Segretaria Generale FLC CGIL Molise – Fabrizia D’Urbano