Le anticipazioni del rapporto della SVIMEZ sull’economia del Mezzogiorno evidenziano una situazione drammatica.
L’allarme che la nostra organizzazione aveva annunciato nell’assemblea pubblica dell’8 e del 9 maggio scorso conclusa da Susanna Camusso non era infondato. Siamo di fronte ad una crisi drammatica: c’è il rischio di una vera e propria desertificazione industriale, i consumi continuano a scendere, il dramma della disoccupazione si allarga, aumeta il numero delle famiglie che si trovano in condizioni di disagio e di povertà.
Nonostante questa situazione drammatica la crisi del Mezzogiorno è scomparsa dall’agenda politica dell’attuale Governo. Anzi si è fatto di peggio: è stato ridotto il co-finanziamento nazionale per i fondi comunitari, sono state tagliate molte risorse ordinarie, sono scomparsi gli investimenti e ridotto il finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale. Si rischia il declino definitivo del Mezzogiorno. C’è un silenzio desolante di chi ha responsabilità politiche. E’ giunto il momento che si apra una vera e propria vertenza con il Governo sulla crisi del Mezzogiorno. Il sindacato, come da tempo sta facendo, continuerà nell’iniziativa e nella mobilitazione. Quando, però, le Istituzini, i Presidenti delle Regioni, faranno sentire la loro fin qui flebile voce? Se continua il silenzio si diventerà corresponsabili di una crisi irreversibile.