Centri per l’Impiego, il personale a tempo indeterminato passa alle Regioni

Riceviamo e pubblichiamo

Questa notte con parere positivo del Governo è stato approvato nella seduta congiunta delle Commissioni Parlamentari Bilancio e Affari Istituzionali, l’emendamento sui Centri per l’Impiego.

Il personale a tempo indeterminato passa dalle Province alle Regioni con un finanziamento statale stabile annuo di 235 milioni a partire dal 2018.

Passano alle Regioni anche i 400 operatori dei Centri per l’Impiego con contratti a tempo determinato individuati dal monitoraggio del Ministero del Lavoro ma lo stanziamento previsto a copertura a decorrere dal 2018 è solo di 16 milioni di euro annui. Le Regioni dovranno sostenere la spesa di finanziamento delle sedi e degli uffici e di ogni tipologia contrattuale diversa dal Tempo Indeterminato e dal Tempo Determinato.

Con l’approvazione di questo emendamento dopo il voto conclusivo dell’Aula sulla manovra finanziaria per il 2018, si pone termine ai guasti arrecati al sistema del collocamento italiano con la legge 56/2014 (Delrio) sul riordino delle Province che privò tali Enti di funzioni e competenze sulla gestione delle politiche del lavoro senza prefigurare alcuna alternativa, tanto è vero che nell’ultimo triennio si è determinata una situazione caotica con conseguenze disastrose per disoccupati, inoccupati, giovani e lavoratori collocati in mobilità e/o cassa integrazione, oltre che per gli stessi operatori dipendenti dalle Province.

Finalmente lo Stato chiarisce che dovranno essere direttamente le Regioni a promuovere e gestire gli uffici di collocamento, il personale, le sedi, gli strumenti e le politiche attive del lavoro. Un passo avanti nella giusta direzione che sblocca una situazione di paralisi che in Molise, come altrove, si è trascinata tra contenziosi, licenziamenti, ricorsi, disfunzioni, ritardi e disservizi in una fase drammatica per il mercato del lavoro regionale.

Michele Petraroia

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