Con la Delibera 429 del 5 settembre scorso, la Giunta ha approvato il documento di indirizzo alla progettazione per la realizzazione, all’interno dell’Auditorium di Isernia, del Polo dell’Emergenza, con la messa in esercizio e gestione della Centrale Unica di Risposta (CUR) NUE 112 e la predisposizione logistico-funzionale della sede del NEA 116117 e della Centrale 118 per la Regione Molise.
Decisione che ha generato sia dubbi, per la non chiarezza letterale del testo, sia timori per il paventato “smembramento” o trasferimento da Campobasso ad Isernia dei servizi e delle prestazioni garantite dalla Centrale 118. Progetto, tra l’altro, che non è stato condiviso con le rappresentanze sindacali, venutene a conoscenza dagli articoli apparsi sui giornali locali.
Dalla lettura testuale della delibera, infatti, non si evince con la necessaria evidenza se oggetto del trasferimento ad Isernia sarà solo il servizio unico di risposta o l’intera Centrale Operativa e, a seguito di verifiche informali, sembrerebbe non esserci l’intenzione di trasferire la Centrale Operativa da Campobasso a Isernia, ad eccezione delle infrastrutture tecnologiche a supporto del Numero Unico di Emergenza (NUE), ovvero il call center del NUE.
Per dirimere ogni dubbio, ho presentato ieri in Consiglio Regionale, insieme alla collega Alessandra Salvatore e al collega Vittorino Facciolla, una interrogazione urgente, per comprendere meglio il dettato della DGR 429, ricordando la difficoltà, se non l’impossibilità di separare i servizi di risposta telefonica, da tutti gli altri svolti, in maniera sinergica e non divisibili, da tutto il personale in servizio presso la Centrale Unica del 118 di Campobasso.
L’Unità Operativa Complessa della Centrale del 118, infatti, è composta da un primario, 6 medici, un coordinatore infermieristico, 14 infermieri e un operatore ausiliario e svolge importanti attività, tutte interconnesse tra di loro. Risposta telefonica alle richieste di emergenza del 118 e triage medico/infermieristico per il coordinamento delle ambulanze e del servizio di soccorso sul territorio; manutenzione e assistenza tecnica dei dispositivi salvavita presenti a bordo dei mezzi (es. defibrillatori); approvvigionamento dalla farmacia ospedaliera e rifornimento dei dispositivi sanitari e farmacologici a bordo delle auto mediche e delle ambulanze; Centro di formazione continua degli operatori sanitari e coordinamento del personale infermieristico.
Si deduce facilmente la difficoltà, se non l’impossibilità, di separare i servizi di risposta telefonica, da tutti gli altri svolti, in maniera sinergica e non divisibili, da tutto il personale in servizio presso la Centrale Unica del 118 di Campobasso.
Inoltre, l’attuale organizzazione della Centrale Operativa del 118 costituisce un presidio centralizzato per il territorio perfettamente organizzato e funzionale ai servizi erogati, equidistante per tutte le ambulanze del Molise che fanno riferimento a Campobasso per i servizi sopra elencati.
E il timore è quello che una eventuale riallocazione parziale o totale dell’UOC a Isernia risulterebbe dispendiosa in termini di tempi e risorse, con il rischio di compromettere la qualità e l’efficienza del servizio reso alla popolazione, senza contare il disagio che si verrebbe a creare per tutto il personale Medico e infermieristico, che dovrà essere riallocato da Campobasso ad Isernia.
Da qui, la richiesta urgente di delucidazioni indirizzata al Presidente della Regione, al quale ho chiesto di chiarire non solo se la Centrale Operativa sarà trasferita in tutto o in parte ad Isernia, ma anche quali servizi dovrebbero essere riallocati presso la sede dell’Auditorium, tenuto conto che l’insieme delle attività della Centrale Unica sono svolte in modalità sinergica e indivisibile.
Micaela Fanelli