La FLC CGIL già dal 2015, anno di pubblicazione della L. 107 la “Buona Scuola” aveva sempre affermato che la Carta docente, spettasse a tutto il personale, compreso quello educativo, e che la discriminazione tra personale docente a tempo determinato ed a tempo indeterminato, fosse illegittima. Nonostante le mobilitazioni e le tante vertenze portate avanti in questi anni, il Governo con il decreto “salvainfrazioni” ha dato solo parziale risposta alle nostre richieste, prevedendo che la card docente, oltre ai docenti di ruolo, debba essere corrisposta “anche ai docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile” (contratto al 31 agosto). Tale misura va nella giusta direzione ma è parziale in quanto esclude tantissimi precari che hanno la nomina al 30 giugno e tutto il resto del personale della scuola, educativo ed ATA.
Per questo la FLC CGIL ha continuato a portare avanti specifiche vertenze finalizzate ad allargare il diritto alla carta docenti, nel rispetto delle indicazioni derivanti dagli atti dell’Unione Europea. Sono oltre 200 i lavoratori inseriti nei diversi ricorsi presentati dai nostri legali avv.ti Mario Mariano e Marisa Biasella presso i Tribunali di Campobasso, Isernia e Larino, e i giudici cominciano a darci ragione.
Infatti, con sentenza emessa il 19.04.2024 il Tribunale di Campobasso in funzione giudice del lavoro, conformandosi ai recenti orientamenti della Corte di Cassazione, ha riconosciuto in favore di dieci educatori l’importo complessivo di € 21.500 euro, sostenendo che “il beneficio economico utilizzabile per l’acquisto di materiale o per la partecipazione ad iniziative utili all’aggiornamento professionale spetta anche al personale educativo, atteso che questo, seppur impegnato in una funzione differente rispetto a quella propriamente didattica e di istruzione, tipica del personale docente, partecipa al processo di formazione e di educazione degli allievi ed è soggetto a precisi oneri formativi”.
Un sindacato confederale deve sempre individuare punti di equilibrio nell’interesse collettivo di una comunità e l’azione legale può accompagnare quella politica in funzione degli obiettivi da raggiungere. Per tutto questo continueremo a batterci per l’estensione dei diritti e del beneficio in questione a tutto il personale, ma se non arriveranno risposte immediate continueremo nelle vertenze predisponendo altri ricorsi.
Tutti gli interessati possono contattare le nostre sedi o inviare una mail a molise@flcgil.it per avere maggiori informazioni di dettaglio.