Nel 2015 la Regione Molise ha approvato una legge che doveva garantire la tutela del benessere degli animali coinvolti, ma il testo risultava lacunoso ed in parte contraddittorio, tant’è che il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle non poté votarlo favorevolmente. Proprio quell’anno le autorità preposte sono intervenute con il sequestro delle stalle che, di fatto, non ha permesso lo svolgersi della manifestazione. Solo successivamente sono intervenuti dei precisi disciplinari, di concerto con la procura che aveva disposto il sequestro, che hanno inserito precise prescrizioni al fine di migliorare la tutela del benessere degli animali. Nonostante ciò, gli ostacoli normativi restavano in tutta evidenza: l’anno scorso infatti, con grande affanno, l’amministrazione comunale di San Martino è stata costretta a organizzare la corsa solo su metà percorso.
Quest’anno, alla già complicata situazione, sono sopraggiunte le norme di sicurezza delle persone durante lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, in applicazione di tutte le direttive e circolari successive ai noti fatti di Torino, nonché il tragico incidente accaduto pochi giorni prima in località di Chieuti durante lo stesso tipo di evento. Tale contesto ha indotto il Prefetto ad una serrata verifica del rispetto delle prescrizioni di legge, con particolare riferimento a quelle riguardanti la sicurezza. Se da un lato norme così stringenti e tecnicamente inapplicabili in determinati casi devono avere quella giusta elasticità per adattarsi ad ogni situazione, dall’altro anche gli organizzatori e le amministrazioni comunali devono entrare nell’ordine di idee di rivedere percorsi, durata o modalità delle manifestazioni.
Se si fosse avviato un ragionamento del genere per tempo e se ci fosse stato il giusto riconoscimento dell’importanza del rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza pubblica con le necessità di svolgimento della manifestazione, molto probabilmente oggi staremo raccontando un’altra storia.
I portavoce molisani del MoVimento cinque stelle in Parlamento sono a disposizione di chiunque per iniziare, sin da oggi, a porre le basi affinché, già dalla prossima edizione, tradizione, cultura, sicurezza delle persone e benessere degli animali possano convivere e far rivivere le “Carresi”.
In particolare, visto che le norme che rendono impossibile lo svolgimento della manifestazione sono di matrice ministeriale, sarebbe opportuno instaurare un confronto serio e costruttivo tra le autorità competenti ed i sindaci dei comuni interessati, nonché con i rappresentanti delle associazioni dei carri.
Non sarà facile ma un impegno in questo senso è doveroso, soprattutto nei confronti delle popolazioni che in questa tradizione riconoscono le loro comuni radici.
Quello che non si può accettare è l’adozione di soluzioni “fai da te” in cui, con smodata presunzione, ci si pone al di sopra della legge e degli organi preposti al controllo. Un atteggiamento dannoso che oltre a minacciare l’esistenza della tradizione, lede gravemente la dignità di un popolo.”
I portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento e Senato:
Antonio Federico, Rosalba Testamento, Luigi Di Marzio, Fabrizio Ortis