“In merito alle recenti notizie apparse sugli organi di stampa nelle ultime ore inerenti la composizione delle liste in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo mi preme precisare quanto segue.
Per formazione politica, umana e professionale, sono abituato a dire le cose che penso e a metterle per iscritto. Questo era ed è l’intento della lettera al Presidente Berlusconi. Nessuna sterile polemica, nessuna velleità personale: solo la fondata preoccupazione circa la strategia elettorale da metter in campo, a livello regionale, per le imminenti elezioni politiche. Ci tengo a sottolineare, con forza, che non ho nomi da suggerire, né ho mai rivendicato per me stesso alcuna candidatura al Parlamento italiano.
La mia è una riflessione sul metodo, sulla necessità di valorizzare personalità riconosciute e riconoscibili politicamente per la loro storia personale ed il loro impegno civico. Per tale ragione ritengo che per quanto riguarda il centro destra – ma il discorso credo si possa estendere a tutti i partiti – sia opportuno mettere in campo, specie sui collegi uninominali, persone rappresentative di una intera comunità. Ritengo altresì – e sto cercando con forza di far capire nelle sedi romane – che i sondaggi siano solo indicativi dell´espressione di pensiero: altra cosa è, invece, il voto reale.
La nuova legge elettorale vuole premiare e dare voce a coloro i quali si battono quotidianamente in favore dei cittadini. È un intento da assecondare e che mi sento di condividere in pieno. Come parlamentare europeo, infatti, eletto in un collegio che va da Teramo a Reggio Calabria, so bene quanto sia importante il contatto con i cittadini, con gli amministratori, con chi giorno per giorno vive i problemi della gente comune. Prestare loro ascolto significa fortificare l’anima moderata e liberale che da sempre caratterizza un partito come Forza Italia”.
Candidature/Più voce ai territori. Le precisazioni di Aldo Patriciello
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