Il clima prenatalizio è sempre foriero di chiacchiere politiche diffuse e l’attenzione principale si concentra giocoforza sulle imminenti tornate elettorali; il fatto che nella lista dei Comuni interessati al voto nel 2019 figuri il capoluogo di regione, pone questo in pole-position nel gossip tematico. Abbiamo visto come a sinistra il sindaco si sia per il momento auto investito della ricandidatura, dando naturalmente disponibilità a partecipare alle primarie, qualora la coalizione arrivi a questa decisione; nella rosa dei papabili si è inserita, volente o nolente, anche uno dei suoi assessori di riferimento, Alessandra Salvatore, che negli ultimi mesi sarebbe passata da una posizione di totale allineamento al primo cittadino ad una più distaccata, guadagnando appunto la medaglietta di ipotetica candidata allo scranno più prestigioso a Palazzo San Giorgio. A favore dell’assessore alle Politiche sociali gioca la predisposizione collettiva a riconoscere il ruolo di prestigio ad una donna, ma anche la sua capacità di smussare gli animi e non crearsi inimicizie politiche particolari (ed in ciò si distingue proprio da Battista). La Salvatore però ha un ostacolo da superare prima di porsi a candidata ideale del centro sinistra e questo è rappresentato dalla sua appartenenza ad un gruppo politico, quello che fa riferimento all’ex-senatore Roberto Ruta, che è stato marginalizzato nella coalizione, sopravanzato prima dall’asse Frattura-Fanelli e adesso da quello Facciolla-Fanelli.
Più varia e movimentata la situazione nel centro destra, vista l’aspirazione collettiva tra gli inquilini del Palazzo a veleggiare verso quel porto; in questo caso le indiscrezioni riguardano sia chi vuole fare il salto della quaglia che chi vuole impedirlo. Abbiamo già segnalato una lunga lista di ipotetiche migrazioni verso quello che oramai è considerato l’Eden partitico del momento; ma molti degli interessati, per scelta o per ordine, decideranno ‘in partenza’ per il ruolo di consigliere, o in caso di vittoria, di assessore. Tra i politici naturalmente votati al movimentismo figura sicuramente l’assessore Salvatore Colagiovanni, che ha già messo il paletto come probabile candidato a sindaco, ma non nella coalizione attuale quanto in quella avversa, che fra poco avversa non sarà più. L’assessore comunale non solo sarebbe in animo di passare al centro destra, ma avrebbe anche avviato le trattative, nello specifico con la lista politica dell’assessore regionale Vincenzo Niro.
Le premesse ci sono tutte: l’assessore comunale, non è di quelli che attendono che cada la manna dal cielo, ma al contrario è generalmente propenso a cercare e trovare nuove opportunità e quello regionale è da sempre molto attivo nella cosiddetta campagna-acquisti, soprattutto in prossimità delle elezioni. E’ una questione di sopravvivenza politica tra due amministratori che hanno a che fare con sigle di piccole dimensioni ed a rischio di quoziente elettorale, quindi sono naturalmente vocati ad accordi di posizionamento.
Questo passaggio si inserisce in un contesto movimentato, con la Lega che ha già rivendicato il nome del candidato sindaco e con il consigliere Marialaura Cancellario che invece invoca le primarie.
Vedremo gli sviluppi della situazione
Stefano Manocchio