La Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu prende ancora una volta posizione sulle disfunzioni e ritardi della campagna vaccinale in Molise, questa volta guardando anche a quanto succede in altre regioni, rispetto alla copertura dei medici di famiglia, del territorio (specialisti ambulatoriali, 118, guardia medica) e dei pediatri.
Il Segretario Regionale, Ernesto La Vecchia, chiede “con forza alla Regione di programmare subito il calendario di vaccinazione anti COVID agli operatori sanitari del territorio, 118, guardia medica, Usca, medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali”.
“Grazie all’abnegazione, professionalità e sacrificio di questi professionisti – aggiunge – si è arginato il sovraccarico di pazienti che avrebbe potuto interessare ancora di più le strutture ospedaliere già al limite del collasso”. “Perché rimandare quello che poteva essere fatto subito – sottolinea il massimo dirigente regionale Fismu – perché continuiamo ad essere medici di serie B?
O paghiamo lo scotto di lavorare in Molise? E se questi ritardi e queste non attenzioni fossero le concause dell’astensione ai concorsi in questa regione?”
“Invitiamo la politica regionale a meditare e a far sentire la propria voce assente da troppo tempo – conclude La Vecchia – ora serve la giusta attenzione e considerazione altrimenti la cittadinanza tutta pagherà amaramente ritardi oramai insopportabili. Basta chiamarci eroi, siamo professionisti che svolgono il loro compito e per questo vogliamo essere rispettati e non trascurati.
Chiediamo una netta inversione delle procedure, anche guardando al resto di Italia, per esempio in Piemonte (vedi stralcio articolo di seguito) o anche in Sicilia. Un’ultima nota amara: l’unico tampone anti Covid ai medici di famiglia è stato effettuato lo scorso 1° maggio 2020. Abbiamo bisogno di poter aver fiducia delle istituzioni. Se non ora, quando!”.