Al via la campagna vaccinale nei tre ospedali molisani individuati per la prima fase. Come previsto dal Piano regionale e dalle Linee guida ministeriali, verranno sottoposti al vaccino gli operatori sanitari di Campobasso, Isernia e Termoli, secondo un programma stilato dall’Asrem. Al momento, sono 2.925 le dosi a disposizione del Molise per l’avvio vero e proprio della campagna di vaccinazione.
«Ci siamo, quella che fino a qualche tempo fa sembrava una meta lontana da
raggiungere – dichiara il presidente Toma – finalmente si è realizzata. Ora dobbiamo
tutti guardare ai mesi che verranno con ritrovato senso di ottimismo, consapevoli
che la lotta sarà ancora dura, dovremo essere sempre vigili e responsabili, ma con la
certezza che la scienza ci offre la concreta possibilità di contrastare efficacemente la
pandemia e di venirne gradualmente fuori».
L’obiettivo, fanno sapere Regione e Asrem, è quello di ottimizzare le risorse per
effettuare il maggior numero di vaccinazioni possibili già a partire da lunedì, così da
proteggere gli ospedali regionali. Il secondo step, nel giro di due-tre giorni, sarà
quello di procedere con la somministrazione delle dosi agli operatori sanitari privati
e ai dipendenti e ospiti della Rsa molisane e delle Case di riposo.
La fase operativa, coordinata dall’Asrem, partirà nelle prossime ore dopo il lungo
confronto che c’è stato, nei giorni scorsi, con la Struttura commissariale, a cui è stata
demandata la redazione del Piano vaccinale. Una fase operativa che deve far fronte
a non pochi ostacoli, non ultimo anche l’invio da parte del Ministero di siringhe non
idonee alla somministrazione delle dosi. L’ulteriore problema, venuto fuori nei giorni
scorsi, è stato superato attraverso l’utilizzo di scorte già reperite dall’Azienda
sanitaria in altro modo. Va tenuta in considerazione, inoltre, anche l’atavica carenza
di personale che il Molise sconta a seguito degli anni di Commissariamento e di
blocco del turn-over.
«È una criticità – spiega il direttore generale Asrem Florenzano – che abbiamo
superato attraverso accordi con i medici di medicina generale e attraverso l’utilizzo
di prestazioni aggiuntive del personale in servizio. Stiamo anche scorrendo le
graduatorie per la formazione delle squadre che si occuperanno delle vaccinazioni
sul territorio nella ‘fase 2’ e abbiamo accolto, con grande favore, anche la
disponibilità di medici volontari per il tramite degli Ordini dei Medici, che daranno il
proprio aiuto nelle operazioni di sorveglianza delle sedute di vaccinazione».
A loro va il ringraziamento di Toma e Florenzano per lo spirito di servizio e
l’abnegazione dimostrati nella circostanza.