Boccardo (UIL): serve un cambio di passo nella strategia delle azioni di Garanzia Giovani

“In arrivo in Molise 6.317.286 euro per finanziare la continuazione di Garanzia Giovani. Una buona cosa. Ma il Sindacato va subito ascoltato e coinvolto nella programmazione, non tagliato fuori o ascoltato frettolosamente come avvenuto in passato: anche le prassi europee lo richiedono.” Valutazione positiva e minacciosa ad un tempo, quella della Segretaria della Uil molisana, che chiarisce: “L’obiettivo nostro è chiaro: non un euro può andare sprecato, occorre cogliere questa opportunità per contribuire a costruire una prospettiva ai nostri ragazzi. Soprattutto ai cosiddetti NEET: i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono iscritti a scuola né all’università, che non lavorano e che nemmeno seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale. Nel nostro Paese sono più di due milioni, un quinto della popolazione di riferimento.”
È stato firmato, infatti, il Decreto dell’Agenzia nazionale per le Politiche Attive e Occupazione (ANPAL), inerente il riparto alle Regioni delle risorse del rifinanziamento del Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”, più nota ovunque come Garanzia Giovani. Si conclude, così, la fase “intermedia” della programmazione 2014-2020.
Si tratta della ripartizione complessiva delle risorse pari a 1,071 miliardi di euro fino al 2023 a cui vanno aggiunti i 100 milioni di euro dell’incentivo occupazione a tempo indeterminato dei NEET fino a 29 anni. Le risorse sono ripartite sull’Asse 1: dotazione complessiva di 574 milioni di euro per tutto il territorio nazionale, per rifinanziare le azioni (presa in carico, orientamento, formazione, apprendistato, servizio civile, tirocini, ecc.), rivolte ai giovani NEET fino a 29 anni. Per il Molise ci sono 2.623.784 euro. E parte delle risorse sono invece sull’Asse 1 bis: dotazione complessiva di 497 milioni di euro per le sole otto Regioni del Sud (Regioni in transizione – fra queste il Molise, cui vanno 3.693.502 euro – e meno sviluppate), per finanziare azioni di sostegno all’occupazione giovanile rivolte a tutti i giovani, non solo NEET, fino a 29 anni a rischio di esclusione dal mercato del lavoro.
“Noi, come Sindacato, contiamo di impegnarci a livello nazionale ma, soprattutto, a livello regionale in una forte azione preventiva e di controllo per limitare al massimo il proliferare di progetti che non favoriscono la buona e, se possibile, stabile occupazione. Tanto per capirsi: basta all’uso massiccio di risorse destinate ai tirocini, aree di parcheggio che favoriscono più i datori di lavoro che sfruttano, invece che i ragazzi che coinvolgono.” Boccardo riprende una storica battaglia della Uil e le ide sul percorso ce le ha chiare: “Il Sindacato va coinvolto in modo sostanziale e attivo in tutte le fasi della programmazione: così prescrive il Codice di condotta Europeo del Partenariato.”
Qualcosa già si muove a seguito di un confronto a livello nazionale, segnala Boccardo: a valere sui 30 milioni di euro in carico all’Autorità di Gestione Nazionale, ci sarà un primo bando di 10 milioni di euro per corsi di formazione per l’agenda digitale. “Pensate che bella occasione anche per i nostri giovani e, in buona sostanza, per il nostro sistema produttivo. E, sempre a proposito di qualificazione, riteniamo come Uil che si debba potenziare l’offerta formativa degli Istituti Tecnici: i nuovi sistemi produttivi, le nuove tecnologie richiedono giovani con questi titoli di studio ed una preparazione all’altezza.”
“Peraltro, nel nostro territorio, per utilizzare bene le disponibilità economiche e dare risposte all’utenza, anche sui questo versante, è necessario accelerare il passaggio dei centri per l’impiego dalla provincia alla regione. Occorre innanzitutto, valorizzare i lavoratori che vi operano quotidianamente oltre al potenziamento delle attuali dotazioni organiche, partendo dalla stabilizzazione dei precari della formazione professionale e dei dipendenti dei CPI mandati ingiustamente a casa un anno fa”.
“Con le risorse a disposizione, non tutte quelle che magari sarebbero necessarie ma cospicue, speriamo proprio che si ottengano risulti migliori rispetto agli anni passati. Noi pensiamo serva un cambio di passo nella strategia delle azioni di Garanzia Giovani.” Con preavviso finale della Uil:“Per questo aspettiamo al varco coloro che saranno chiamati a gestire la Regione che, in qualità di Autorità Intermedia di Gestione, è titolare della programmazione e dell’utilizzo delle risorse assegnate.”

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