“I tempi dei bisogni dei cittadini, l’urgenza dei problemi, le opportunità per creare lavoro e diffondere benessere … non sono i tempi della politica.” Questo il forte richiamo di Tecla Boccardo, Segretaria generale della UIL Molise, che avverte: “Prima le camarille delle candidature nazionali, poi la stagione delle elezioni amministrative, da ultimo l’esito elettorale, le recriminazioni e le analisi, gli equilibri e i conti nelle forze politiche. Peccato che, in questa situazione, tutte le tematiche di più diretto interesse dei cittadini, dei disoccupati, dei precari, dei lavoratori, sembrano essere messe da parte.”
“È necessario che subito riprenda l’attività amministrativa a livello regionale, è indispensabile che si sappia al più presto chi è l’assessore di riferimento per il lavoro e per lo sviluppo economico. L’invito della UIL Molise, sono certa di tutto il sindacato, sono ancor più convinta di tutti i lavoratori è: accelerare.”
“Negli Stati Uniti funziona così: quando una maggioranza cambia, quando c’è un nuovo presidente, tutti i livelli apicali, vengono sostituiti per avere affianco collaboratori più rispondenti alla nuova stagione. Ma da noi è diversa sia la tradizione culturale e politica che le dimensioni… E comunque: prima che questo o quel dirigente venga avvicendato, i nuovi amministratori si facciano spiegare il lavoro finora fatto, i percorsi già intrapresi, le decisioni in sospeso. In poche parole: riaprite subito i dossier sul lavoro e lo sviluppo. Il Molise non può attendere!”
Boccardo mette lì una lista, giusto come pro memoria: Area di crisi complessa e vicenda Amadori anzitutto, Area di crisi non complessa (qualcuno sa come è messa il vicenda?), Zes nel termolese (altre regioni hanno bel che definito tutto, noi si doveva ragionare con l’Abruzzo…), stabilizzazione dei precari della sanità e della pubbliche amministrazioni (accordo sul ‘sistema regione’ è stato siglato con il sindacato, ma serve l’avvio delle procedure), trasferimento alla Regione delle funzioni e del personale dei Centri per l’Impiego da riprogettare e rilanciare anche in funzione delle politiche attive del lavoro (con tanta, tanta, formazione professionale e riqualificazione per i lavoratori e i disoccupati), ammortizzatori sociali esauriti per i tanti disoccupati di lunga durata che non hanno trovato una ricollocazione, incentivi per l’occupazione giovanile e le donne che più degli altri stanno vivendo un’esperienza in cui, il lavoro non sembra più un diritto, bensì un ‘colpo di fortuna’.
“L’elenco delle emergenze è ben più lungo, ma si metta subito mano a qualche situazione. Si spendano presto e bene, tutte le risorse che sono chiuse nei cassetti della Regione, in pochi qualificati progetti a sostegno dello sviluppo e della crescita. Il Sindacato, è pronto al confronto.” Una battuta finale: “I lavoratori, quelli che votano per i loro amministratori locali una volta ogni cinque anni, nelle sedi sindacali ci vengono ogni settimana, per presentare problemi, per assicurare appoggio alle battaglie per il lavoro, per non perdere la speranza in un futuro migliore. Al centro dell’agenda politica va posto subito il lavoro, noi non abbasseremo mai l’attenzione sulle tante vertenze aperte e sul grave problema dell’assenza di lavoro in Molise anche a nome e per conto loro.”