“Mentre il Paese segue l’evoluzione della crisi politica, ad ovvie ragioni, vogliamo ricordare a chi di dovere che in questo momento va affrontato il tema che riguarda la seconda fase del piano vaccinale”. Così la Segretaria della UIL, Tecla Boccardo.
“Difatti riteniamo che la capacità che avremo di somministrare rapidamente i vaccini scandirà il tempo con cui usciremo dalla pandemia, per poi poter cominciare a pensare su come recuperare, anche dal punto di vista economico. E anche in Molise, dove la pandemia ha aggravato la crisi economica e sociale, al pari di tutta Italia, ci si dovrebbe concentrare fortemente sul piano vaccinale, mettendo in campo un sistema di vaccinazioni adeguato ed efficiente. E non crediamo sia questo un compito semplice, specialmente se poco approfondito come oggi appare”.
“Come logico e innegabile, ricorda la segretaria, anche da noi si risentirà dei tagli e dei ritardi nella consegna delle dosi rispetto a quelli che erano i programmi nazionali iniziali, ma apprendere alcune notizie, come l’assenza di un calendario definito e di una data ufficiale per l’avvio delle prenotazioni ci preoccupa, e non poco, visto che molte regioni hanno già fissato le date di inizio. E ci impensierisce parecchio l’unica soluzione paventata di potersi prenotare soltanto attraverso sistemi on-line, consapevoli del livello di informatizzazione degli anziani prima di tutto.”
“Come UIL, proveremo a dare un contributo concreto a questa azione, predisponendo un servizio dedicato ai nostri iscritti anziani, o più semplicemente deboli dal punto di vista informatico, proprio per venire incontro alle persone meno digitali, aiutandole a prenotarsi (quando si potrà), seguendole in tutte le fasi successive, anche nei casi in cui sia prevista la seconda dose del vaccino”.
“Tuttavia, non possiamo dimenticarci degli altri lavoratori, per i quali chiediamo un’ampia e capillare somministrazione, anche immaginando di procedere alla vaccinazione dentro le fabbriche e nei luoghi di lavoro, attraverso i servizi infermieristici territoriali e aziendali, o specifiche figure sanitarie che potrebbero essere utilizzate anche per questo prezioso servizio”.
“Nota positiva, prosegue la leader UIL, giunge dalla vaccinazione già in fase avanzata a favore dei dipendenti delle strutture pubbliche e private del settore sanitario regionale, che stanno completando le vaccinazioni di tutti gli addetti. Almeno questo ci rincuora perché salvaguardiamo la salute di medici e infermieri che hanno dimostrato in questi mesi generosità, dedizione e coraggio combattendo in prima linea questa battaglia”.
“Oggi, però, con i numeri dei contagi che crescono a dismisura in Molise, non c’è tempo da perdere e servono urgentemente piani e protocolli efficaci, vaccini e personale da impegnare nella campagna vaccinale su tutto il territorio molisano. Ognuno ha il diritto-dovere, non il privilegio, di vaccinarsi e la classe politica deve mettere tutti i cittadini nelle condizioni di poterlo fare nel più breve tempo possibile!”
“Questo ritardo nell’avvio del piani vaccinali, con un andamento della pandemia comunque altalenante e preoccupante, aggrava il quadro e rallenta la ripresa, mettendo a rischio ogni strategia e progetto di crescita e sviluppo, compreso l’efficiente uso dei fondi europei. Dunque, ribadiamo ancora, che la priorità è ricevere un numero adeguato di vaccini e attuare un piano di vaccinazione efficace che raggiunga quanti più molisani. Ogni vaccino in più fatto, sarà un passo in avanti verso la sconfitta del virus!
Vaccinarsi è innanzitutto un’iniezione di ottimismo per guardare con speranza al futuro ed anche per ricominciare a vivere con abbracci e sorrisi, anche se abbiamo davanti mesi difficili e dobbiamo essere pronti ad affrontarli”.
“E proprio per questo, come UIL, conclude Boccardo, pretendiamo dalla politica regionale accelerazione in tutte queste attività. Noi saremo pronti a contribuire al massimo delle nostre possibilità, ma non transigiamo su leggerezze, distrazioni, abusi e superficialità”.