Cofinanziamento delle Misure del Psr, criticità dei Consorzi di Bonifica ma anche Piano zootecnico regionale e viabilità sulle strade interpoderali: questi i temi su cui Coldiretti Molise, rappresentata dal direttore e dal vicedirettore regionale, Aniello Ascolese ( nella foto) e Giuseppe Licursi, è intervenuta nel corso dell’audizione in Prima Commissione consiliare del Consiglio regionale del Molise. Nel corso della seduta, la Commissione ha raccolto le osservazioni delle organizzazioni presenti, in rappresentanza delle diverse categorie.
Scendendo nel dettaglio Coldiretti ha evidenziato i “ritardi nei pagamenti di diverse misure del Psr evidenziano la necessità di una corretta programmazione al fine di garantire la continuità nell’erogazione dei fondi alle imprese beneficiarie”. Sul delicato tema dei Consorzi di Bonifica, invece, Coldiretti ha osservato la “necessità ed urgenza, da parte della Regione, di intervenire con una specifica Misura atta a individuare le risorse finanziarie necessarie per avviare il risanamento delle forti passività accumulate, in particolare dal Consorzio di Termoli-Larino, evitando ricadute negative sull’efficienza dei servizi e senza aumentare il peso dei costi a carico dei consorziati”.
In tale ottica, è stato osservato che “il Bilancio regionale dovrebbe prevedere finanziamenti specifici a sostegno delle attività dei Consorzi di Bonifica che trovino adeguata copertura finanziaria al di la delle risorse previste dal Psr come, ad esempio, la manutenzione delle strade interpoderali che oggi – viene da più parti denunciato – gravano sul Psr anche se le strade vengono utilizzate da tutti i cittadini e non solo dai consorziati”. Altro argomento, su cui si è centrata la discussione, è stato quello dei danni causati dalla fauna selvatica, sottolineando l’insufficienza dei fondi presenti in bilancio per il risarcimento alle aziende danneggiate; a tal proposito, Coldiretti ha altresì sottolineato che “le imprese agricole non mirano ad ottenere risarcimenti ma chiedono alla Regione l’adozione formale di uno specifico “Piano di controllo” della fauna selvatica che affronti il problema alla radice e consenta alle imprese di poter lavorare e produrre”. Per questo il direttore Ascolese ha ricordato a tutti che “Coldiretti ha inviato lo scorso autunno al Presidente della Giunta, agli Assessori tutti ed ai Consiglieri regionali una articolata bozza di Piano su cui aprire una concreta discussione a livello istituzionale.”.
Una riflessione a parte merita, infine, il Piano zootecnico regionale in quanto è stato evidenziata l’assenza di uno specifico capitolo di Bilancio necessario per il sostegno e rilancio del comparto; infatti, poco rappresenta – ha concluso Aniello Ascolese – la voce relativa ai 250mila euro per le attività di assistenza tecnica che dovrà essere svolta dall’Associazione regionale allevatori, trattandosi di un mero trasferimento di fondi statali”.