La CIA Molise ha partecipato alle audizioni pubbliche, organizzate dalla Prima Commissione Consiliare della Regione Molise, per dare il proprio contributo alla redazione del documento economico e finanziario della regione Molise, per l’anno 2019.
Ai lavori, ha partecipato il direttore regionale, Donato Campolieti, che ha preferito la strada del confronto e del dialogo, al mero invio formale di dati e riscontri tecnici.
Tre le criticità presentate dalla Cia Molise. La prima, riguarda la mancata previsione della quota di cofinanziamento per il Psr. L’assenza della voce di cofinanziamento, significa, ritardo nei pagamenti, con la conseguenziale compromissione della fattività dei progetti, a discapito degli imprenditori agricoli molisani.
Altra criticità, osservata dal direttore Campolieti, concerne la mancata previsione dei fondi per il risanamento del debito del Consorzio di Bonifica “Termoli-Larino”. Questo, secondo il direttore della CIA Molise, significa che il debito consolidatosi sulla gestione del patrimonio infrastrutturale continua ad alimentare pratiche non corrette. L’assenza di manutenzione ordinaria delle strade interpoderali e dei canali, compromette, anche in questo caso, la situazione degli agricoltori, la quale, senza una giusta ripartizione dei fondi per le opere pubbliche, si tradurrebbe in un ennesimo prelievo dalle tasche dei contribuenti, costretti a manutentare le opere pubbliche con fondi personali.
L’ultima problematica, sottoposta all’attenzione del Presidente della Giunta, Donato Toma e del Presidente della I Commissione Consiliare, Andrea di Lucente, riguarda i danni causati dalla fauna selvatica, che ha già prodotto svariati milioni di debiti, all’incirca 3 milioni e duecentomila. Nel bilancio sono previsti solo 500 mila, cifra che non riesce a coprire neppure i danni causati per il solo anno 2018. Sono ormai noti a tutti i danni, come è anche notoriamente risaputo, che gli agricoltori non sono più liberi di produrre in condizioni di sicurezza e questo incide, nuovamente, sugli agricoltori e sugli imprenditori agricoli. Il massimo della previsione per un agricoltore è non subire alcun danno, ma una volta accertata la sua entità, sarebbe fondamentale per la sopravvivenza delle attività agricole, la liquidazione certa del risarcimento e non in seguito a procedure giudiziarie, portate avanti dagli agricoltori, ormai disillusi, per i mancati riconoscimenti da parte della regione.
“Auspico che le osservazioni della CIA – conclude il direttore Campolieti – vengano prese in seria considerazione e qualora dovessero servire ulteriori specificazioni e delucidazioni, sono ben felice di poter contribuire alla stesura di un ottimo bilancio per tutto il nostro Molise”
Bilancio regionale, Cia: tre le criticità rilevate
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