Il consigliere regionale ed esponente del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, nei giorni scorsi aveva avuto modo di evidenziare come l’approvazione del tanto atteso bilancio di previsione 2023 da parte della Regione, fosse un tema determinante dell’agenda politica per tutto quanto porta con sé come conseguenze ed implicazioni economiche e sociali.
Anche a seguito di questa presa di posizione di Gravina, mercoledì 30 agosto si è arrivati alla riunione della Prima Commissione permanente.
“Nel corso della seduta della Prima Commissione permanente in Regione, dedicata alle modifiche ai rendiconti di Bilancio 2019 e 2021, abbiamo espresso il nostro voto negativo come opposizione, perché quanto presentato in quell’occasione non è e non poteva essere nient’altro che la rivisitazione delle osservazioni già fatte in merito, a suo tempo, dalla Corte dei Conti. – ha spiegato Gravina – Va detto invece espressamente come il rendiconto non sia ancora il bilancio di previsione, bensì solo un ulteriore passo intermedio.
Nel corso della seduta della Commissione – ha aggiunto Gravina – ho inoltre chiesto al Presidente, non appena ci saranno i tempi, ovvero non appena si giungerà a portare in Prima Commissione il documento del bilancio di previsione per l’approvazione, di renderci edotti sullo stato dell’arte di tutti i fondi e soprattutto di come il fondo pluriennale vincolato sia gestito dalla Regione, dato che sono stati segnalati problemi con i Comuni, ad esempio, per Campobasso, in relazione ai lavori della Tangenziale nord.
Siamo ancora purtroppo lontani dall’approvazione di un documento previsionale così importante e necessario per la nostra regione che vedrà la luce, forse, oramai non prima della fine di ottobre. – ha sottolineato Gravina – Tutto ciò accade per questioni legate a responsabilità chiare che risiedono nel governo di centrodestra della passata legislatura trasmesse, senza alcuna discontinuità, all’attuale maggioranza sempre di centrodestra che ancora deve trovare il bandolo della matassa per limitare al massimo ulteriori ritardi nella formulazione e nell’approvazione del bilancio.”