Si è conclusa poco prima delle ore 14,00 la seduta mattutina del Consiglio regionale del Molise, convocata dal presidente Vincenzo Niro per il dibattito sulla “Realizzazione dell’Autostrada del Molise”. L’incontro monotematico era stato richiesto, nel corso della riunione dello scorso otto luglio, dal consigliere Cavaliere e dai consiglieri del Movimento cinque stelle, Manzo e Federico, che sull’argomento avevano presentato, rispettivamente, una interrogazione e un ordine del giorno, per conoscere lo stato dell’arte. Dopo le rituali comunicazioni da parte del Presidente Niro, ha chiesto ed ottenuto la parola l’ex presidente della Giunta, Iorio, che ha ripercorso, sin dall’idea iniziale, tutte le tappe della vicenda legata all’Autostrada del Molise.
“Abbiamo firmato congiuntamente questa mozione – ha esordito Iorio – anche con chi esprime dei dubbi sulla sua necessità di realizzazione e magari farà conclusioni diverse dalle nostre di centrodestra. E’ un argomento che ritengo vitale, essenziale ed importante, che potrebbe segnare, nell’arco dei prossimi anni, davvero una svolta per quanto riguarda il ruolo che il Molise può recitare all’interno dei grandi flussi di traffico nazionale ed internazionale. Ridurre l’argomento autostrada solo su aspetti che riguardano il pedaggio, qualche fastidio durante la realizzazione etc., significa, a mio giudizio – ha proseguito Iorio – non aver ben compreso, anche se sono rispettabili tutte le idee e posizioni, purchè espresse con consapevolezza di quello di cui stiamo parlando”.
L’ex governatore ha, quindi, tracciato un itinerario, dividendolo in due fasi: come è nata l’idea e come si è sviluppata, anche nella ricerca dei fondi, ricordando i passaggi importanti che hanno portato all’odierno dibattito. “L’idea è nata da una nostra sollecitazione che tendeva a rendere appetibile questa struttura e si è realizzata, insieme all’allora ministro Di Pietro, con una iniziativa straordinaria, che non era solo finanziaria, ma anche di carattere legislativo. Noi come Molise, siamo la prima vera regione che ha avuto in tema di federalismo autostradale un risultato straordinario: un decreto legge, quindi una legge dello Stato, che attribuisce a una società mista al 50 per cento Regione e Anas, la titolarità della concessione autostradale. Cioè siamo concessionari per sempre. Quindi quando cediamo questa concessione, riavremo sempre, nel corso degli anni, il 50 per cento degli utili della concessione stessa. Quindi un risultato di caratere economico davvero importante”. L’ex governatore ha poi affrontato la questione economica per l’infrastruttura.
“Questa autostrada era stata finanziata con 500 milioni di euro: 200 a carico dei FAS e 300 da inserire nel documento ^Infrastrutture e Lavori Pubblici^, per il primo lotto, con dei risparmi che erano derivati dalla possibilità che il Governo aveva di rilanciare le grandi infrastrutture”. L’ex presidente ha quindi concluso affermando che “Il Consiglio regionale dovrebbe preoccuparsi di sollecitare, e non credo ce ne debba essere bisogno, e comunque condividere con la Giunta Regionale questo obiettivo, e di richiedere da subito un tavolo di trattativa per il completamento del tratto autostradale successivo e fare in modo che l’anno prossimo si possa aprire il cantiere. Il governo regionale deve preoccuparsi più del futuro che del presente, dopo aver chiesta la costruzione del primo lotto. ”
E’ quindi intervenuto il consigliere Cavaliere che ha chiesto all’esecutivo di voler relazionare sullo stato attuale della situazione. Ha preso quindi la parola l’assessore ai lavori pubblici, Pierpaolo Nagni, definendo l’excursus storico dell’ex presidente Iorio “preciso e puntuale”. “Il progetto è stato depositato al Ministero e presentato al CIPE, ma non è stato mai inserito all’ordine del giorno del CIPE stesso. Siamo in attesa di una risposta. L’impegno del governo regionale cìè stato e c’è. Delle 18 autostrade previste, fino ad oggi, è partita solo la Grosseto-Fano.Noi abbiamo parlato solo e soltanto di questo primo lotto – ha detto Nagni – anzi, direi la metà di un lotto che poi è diventato lotto unico, che è Campobasso-Cantalupo, che è di 28 chilometri che ricalca per buona parte l’attuale superstrada, finanziato e che ha un finanziamento CIPE di 200 milioni.. Quindi tutto è focalizzato oggi a questo lotto, nulla c’è nelle carte nazionali di un finanziamento che riguarda Campobasso-Termoli: c’è una ipotesi di progetto che è una linea di fatto, non si può parlare onestamente di un progetto preliminare perché mi sembrerebbe troppo estensivo. C’è però quanto costerebbe l’ipotesi di secondo lotto che è quello che dovrebbe unire San Vittore al bivio di Cantalupo, che è il primo tratto che dovrebbe essere chiuso. Credo che abbiamo fatto e stiamo facendo tutto quello che un governo deve fare per difendere un’opera pubblica. Non c’è mai stata e né ci sarà – ha proseguito Nagni – l’ipotesi che uno possa trattare quel finanziamento in una ipotesi molteplice, come se quei fondi fossero oggi a disposizione sia per fare una ipotesi A che una ipotesi B. Quei fondi sono vincolati da una delibera, in modo chiaro, preciso. Non sono oggetto di trattativa. Sono fondi vincolati, ai quali, se si rinuncia, o dovessere essere declassificati, sarebbero non utilizzabili per altre soluzioni. Indi per cui, per quel che riguarda la mia posizione personale, che è quella ovviamente che ha espresso questo Governo in questa fase, noi abbiamo difeso fortemente un intervento pubblico di viabilità straordinaria, che è quello dell’autostrada che, non c’è dubbio, cambia la storia e la vita di alcuni territori. La Regione fa la sua parte – ha concluso Nagni – ma c’è anche il ruolo dell’Anas, che non è un ruolo di poco conto in questo contesto”:
E’ quindi intervenuto il consigliere Parpiglia che si è dichiarato favorevole all’autostrada: “condivido pienamente l’intervento che considero una importantissima infrastruttura per la nostra realtà. Ritardare l’autostrada significa in questo momento di crisi perdere una buona occasione occupazionale ed economica. Non possiamo dire di no a questa straordinaria opportunità, fondamentale per lo sviluppo della nostra Regione.”.
Contrario alla realizzazione dell’autostrada l’intervento della consigliera Manzo del movimento cinque stelle: “Abbiamo sempre detto noi del movimento cinque stelle – ha iniziato la Manzo – che eravamo contrari a questa opera faraonica, sotto alcuni aspetti inutile e dispendiosa. Ad oggi siamo sempre più convinti che l’Autostrada del Molise, non si farà, né oggi né mai, e che continueremo a vedere evaporare milioni di euro per trovarci un giorno (fortunatamente), senza autostrada, senza adeguamento delle strade interne, senza benefici per la comunità. Le premesse per creare un caso nazionale di cattiva gestione delle risorse pubbliche ci sono tutte. 121 viadotti, 15 gallerie, 35 svincoli: quello dell’autostrada del Molise rischia di diventare l’ennesimo caso di ^mistero para amministrativo^ mai risolto….In una regione in cui si chiudono strade logisticamente strategiche per alcuni paesi molisani e non si concludono opere a causa della mancanza di fondi, – ha terminato Manzo – in un futuro così incerto, puntare su un’opera che non contribuirà affatto alla capacità attrattiva del nostro territorio, che piuttosto distruggerà e modificherà radicalmente le nostre bellezze naturali, i nostri paesaggi, le nostre ricchezze sui quali puntiamo per il rilancio sia del nostro territorio e sia dei settori strategici per la nostra economia quali l’agroalimentare, il turismo e l’ambiente, rappresenta una fattore di disturbo con una esternalità incalcolabile, inimmaginabile e incontrovertibile. Comunque il presidente disse che avrebbe approfondito la questione dei 30 milioni di penale e ad oggi ancora non sappiamo a cosa effettivamente corrispondono”.
E’ quindi intervenuto il consigliere Ciocca che ha chiesto una sospensione dei lavori per una problematica “che va approfondita e che forse avremmo dovuto fare prima” e per la quale occorre decidere insieme.
Dopo una veloce pausa, al rientro in aula, ha preso la parola il consigliere Cotugno che, dopo aver saltato la parte “storica” del suo intervento e dato indicazioni sul da farsi, ha affermato, tra l’altro, che il Molise “ha bisogno di infrastrutture per crescere. Il fondo deve essere impegnato entro il 31 dicembre 2014 ed è un pericolo incombente, anche perché la Regione dovrebbe pagare la penale dei 30 milioni. Sono favorevole alla realizzazione dell’opera, di importanza davvero strategica per il nostro territorio. Il Molise ha bisogno di crescita e di lavoro, dunque ha bisogno di investimenti: ecco perché non ci possiamo permettere di perdere questo importantissimo treno”.
Il consigliere Ioffredi, prima dell’intervento conclusivo dell’assessore Nagni, ha ricordato l’impegno assunto in fase di campagna elettorale in favore della costruzione della autostrada del Molise, anche perché – ha detto “il pericolo di pagare la penale di 30 milioni di euro è molto alto”.
Ha concluso il dibattito la replica dell’assessore Nagni, che ha ribadito quanto già espresso in sede di primo intervento: “l’iter è ancora complesso. La Regione farà pienamente la sua parte sia per l’autostrada che per la viabilità regionale, anche se non bisogna collegare le due cose. Occorre seguire attentamente tutte le fasi dell’iter per l’autostrada anche e soprattutto per evitare la penale. Il problema viabilità è collegato, da quello che ho capito dai vari interventi, anche alle Regioni limitrofe e rimane, quindi, un punto cardine di questo Consiglio. I 200 milioni di finanziamento collegati all’autostrada sono una cifra importante per la Regione Molise. Ci vedremo impegnati a non mollare fino all’ultimo secondo”.
Autostrada del Molise: discussione in Consiglio regionale
Commenti Facebook