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Automotive, Gravina (M5S) da Mirafiori: “La Gigafactory di Termoli è il simbolo del fallimento industriale del Governo italiano”

“Siamo qui a Mirafiori perché la crisi dell’automotive riguarda tutta l’Italia. Il caso della Gigafactory di Termoli è la prova concreta di quanto il governo e l’Europa stiano lasciando affondare il settore senza una vera strategia industriale. Mentre in Francia si investono miliardi per consolidare la filiera produttiva, in Italia assistiamo a promesse vaghe e rinvii che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro.” Così Roberto Gravina, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, intervenuto alla manifestazione _Salviamo Mirafiori, Salviamo il lavoro,_ promossa dal gruppo The Left al Parlamento europeo.

“John Elkann ha detto chiaramente che in Francia si va avanti con la gigafactory di Douvrin grazie all’importante investimento del governo francese. La differenza con l’Italia è evidente: a Termoli il governo non ha investito nulla, anzi ha tolto i fondi del PNRR già stanziati e mai sostituiti. A questo si aggiunge il taglio del fondo automotive, che lo stesso ministro Urso ha ammesso non verrà ripristinato. Allo stato dei fatti è chiaro che questo governo, proprio per mano del ministro Urso, non sosterrà l’automotive e non sosterrà il progetto della Gigafactory di Termoli” ha denunciato Gravina.

“Dal giugno 2024, come MoVimento 5 Stelle, abbiamo avanzato in Regione Molise la proposta di un investimento pubblico a sostegno della Gigafactory di Termoli, attraverso una mozione respinta praticamente a priori dal centrodestra. Una decisione presa solo per assecondare il governo di Roma, senza alcuna attenzione per il territorio e per i lavoratori. E oggi vediamo le conseguenze: mentre altri Paesi investono e tutelano il loro settore industriale, l’Italia resta ferma, condannando migliaia di lavoratori all’incertezza” ha aggiunto Gravina.

“L’Europa ha stanziato 2,8 miliardi per l’automotive: una cifra ridicola se confrontata con gli 800 miliardi destinati alla spesa militare. Se durante la pandemia si è riusciti a finanziare misure come SURE, perché non si può fare lo stesso per un comparto strategico che coinvolge milioni di lavoratori? Chiediamo almeno 100 miliardi di investimenti pubblici per sostenere la transizione ecologica e garantire occupazione” ha sottolineato il consigliere regionale M5S.

Alla manifestazione hanno partecipato delegati e lavoratori di Mirafiori, dell’indotto automotive, sindacati nazionali ed europei, oltre a rappresentanti politici del MoVimento 5 Stelle e delle forze progressiste europee. Nel pomeriggio, la discussione proseguirà presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, con un confronto tra Giuseppe Conte, Pasquale Tridico, Nicola Fratoianni e Yolanda Díaz, ministra del Lavoro spagnola.

“La battaglia per salvare l’industria dell’auto è la battaglia per un modello di sviluppo che tuteli i lavoratori e garantisca una transizione giusta. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a battersi affinché Termoli non diventi l’ennesima occasione persa, ma il punto di rilancio di un settore che ha fatto la storia dell’industria italiana” ha concluso Gravina.

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