Un bando tanto atteso che ha generato altrettanta delusione. Questa è la sintesi di quanto accaduto nelle ultime ore quando le diverse associazioni e organizzazioni che forniscono il servizio di 118 hanno deciso di protestare vivamente contro la Asrem e la Regione Molise e lo hanno fatto con un documento pubblico inviato a tutte le istituzioni.
Un documento che contiene la sintesi di anni di amarezza e rancore nei confronti dei vertici regionali che da mesi promettono soluzioni e impegni che invece sono stati puntualmente disattesi; ad esempio la mancata erogazione dei contributi Covid (avvenuta regolarmente in diverse regioni italiane) o le varie pubblicazioni di avvisi pubblici con relative selezioni che non hanno mai portato a nuove assunzioni impendendo, di fatto, una concreta riorganizzazione del servizio volta a dare sicurezza e stabilità ai lavoratori.
Ad aggravare tutto questo c’è la continua richiesta di dialogo e confronto da parte degli operatori e la difficoltà di ottenere incontri con i vertici istituzionali e, quando questo si è sporadicamente verificato, non si è giunti a nessun risultato.
L’atteggiamento di chi ora sta evitando di riconoscere dignità a questa categoria di lavoratori è inaccettabile anche perché sono operatori volontari che per anni con la loro attività hanno posto rimedio alle tante carenze e falle del servizio sanitario regionale, soprattutto durante l’emergenza covid.E pensare che nel nuovo programma operativo la rete del 118 è centrale nella gestione dell’emergenza urgenza e quindi delle malattie tempo dipendenti.
Avv. Vittorino Facciolla
Consiglio Regionale del Molise – Gruppo Consiliare Partito Democratico