Leggiamo del giubilo con cui finalmente sono stati annunciati alcuni interventi per le strade in Molise. Bene perché servono! Meno bene per come ci si arriva. Male, anzi malissimo, sulla programmazione futura…che è inesistente!
Quelli annunciati in pompa magna, infatti, sono interventi programmati da almeno 5/7 anni, a dimostrazione dell’immobilismo totale dell’operato di Roberti. Perché? Si tratta di una graduatoria “a scorrimento” del 2019 approntata dall’amministrazione Toma e dall’allora assessore Vincenzo Niro, che scelsero come criteri di selezione quelli basati sullo stato di avanzamento della progettazione e sulla quota di cofinanziamento comunale. Cioè, sostanzialmente, sulla velocità di realizzazione e su quanto i Comuni e gli altri enti pubblici ci avrebbero messo di tasca propria.
Oggi se ne vanta Roberti, a metà del suo mandato! La sua amministrazione, invece, quando dimostrerà tutte queste grandi capacità, finora solo annunciate ma ancora sconosciute alla realtà dei fatti e degli atti?
Perché al netto dell’efficienza di alcuni dipendenti regionali, sulle cui spalle grava tutto il lavoro, è la capacità di programmazione e di visione che continua a mancare completamente!
Cosa potrebbe infatti rispondere l’assessore alle infrastrutture Marone ad un Sindaco che oggi ha bisogno di un finanziamento per una strada? Niente! Perché non ci sono altre risorse programmabili, se non quelle già individuate sul programma ‘Fsc dell’accordo’, ovvero interventi di manutenzione per le strade provinciali, un pezzo di ‘circumlacuale’, la galleria di Santa Croce, un tratto secondario di Pozzilli (guarda un po’!) e ciclovia Termoli/Campomarino (guarda ancora un altro po’!).
Questo significa che Roberti, in questi anni, non ha emanato e non emanerà avvisi pubblici per i Comuni e non ha impostato un briciolo di programmazione futura su una delle maggiori priorità, la nostra drammatica viabilità regionale!
Mi chiedo e vi chiedo se questo è il metodo giusto. Anni e anni per scorrere una graduatoria e uno spezzatino di interventi che hanno la targa del relativo assessore in calce.
Ai sindaci che devono dare risposte ai cittadini, dico: sveglia! Guardate altrove perché in Regione è già finito quel poco che c’era. In cinque anni, per le strade solo uno scorrimento di una vecchia graduatoria e nient’altro.
Micaela Fanelli