” Con l’ approvazione questa mattina da parte del Senato del c.d. ” Collegato Agricoltura” , vengono introdotte importanti novità per il settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, frutto del proficuo lavoro di coordinamento tra commissione agricoltura e Governo” – è quanto ha dichiarato nell’intervento in Aula a Palazzo Madama il senatore del PD Roberto Ruta .“Il Collegato Agricoltura – ha sottolineato Ruta – prevede infatti il rafforzamento dell’operatività della rete del lavoro agricolo di qualità, la delega al Governo sul riordino e la semplificazione della normativa agricola e sulla razionalizzazione degli enti vigilati dal Mipaaf, la delega per il riordino in materia di pesca e acquacoltura e del relativo nuovo regime, l’istituzione della banca delle terre agricole per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di terreni agricoli con l’obiettivo di contrastare l’abbandono delle terre, l’istituzione dello sportello unico della pesca e dell’acquacoltura”.
” Inoltre – ha evidenziato Ruta- sono previsti nuovi strumenti per il ricambio generazionale, per favorire processi di affiancamento economico e gestionale di giovani nell’attività d’impresa agricola, interventi per rafforzare l’operatività di Isa spa (Istituto per lo sviluppo agroalimentare), interventi sul piano delle semplificazioni e della lotta alla burocrazia in sintonia con le norme di “agricoltura 2.0″, con cui si raggiungono vari obiettivi molto attesi come il pagamento anticipato dei fondi europei, l’anagrafe unica delle aziende agricole, la ‘sincronizzazione’ dei sistemi regionali con il Sian (sistema informativo agricolo nazionale), la banca dati unica dei certificati da presentare a carico del produttore, domanda unificata (unica domanda di aiuto dal 2016), l’integrazione del sistema informativo stato-regioni. ”
” Il Collegato rappresenta dopo l’approvazione del pacchetto Campolibero del dl competitività, l’altro necessario obiettivo normativo – conclude Ruta – per dare slancio al settore dell’agroalimentare, che sta contribuendo in modo importante anche a creare nuovi posti di lavoro, come dimostrano i 57 mila nuovi occupati in agricoltura del 2014 “.