Il Segretario della SLP – CISL Molise Antonio D’Alessandro, esprime soddisfazione, per la delibera del Consiglio Regionale approvata all’unanimità, riguardante la situazione di “Poste Italiane” in Molise. Argomenti importanti portatati avanti con responsabilità da tutta la SLP-CISL in questi anni, infatti, ci troviamo in queste condizioni, per il troppo silenzio da parte della politica, del Governo, delle Istituzioni, dell’intera Società.
Il rischio che Poste Italiane possa ripercorrere in maniera fedele le esperienze poco edificanti di altre società, trascurando gli impatti sociali connessi, interni ma soprattutto esterni alla stessa Azienda Postale. Queste questioni, sono state ignorate per moto tempo dalla politica – afferma Antonio D’Alessandro -, che nelle loro decisioni influenzati dai poteri forti e rispondendo alle esigenze della sterile economia e delle lobbies, diversamente dagli altri Stati Europei dove i Governi programmano interventi di politica industriale coinvolgendo le grandi imprese a loro disposizione, in Italia tutto questo non è accaduto. La Privatizzazione di Poste Italiane – precisa Antonio D’Alessandro – voluta dalla Politica è stata una mera operazione di cassa, di natura puramente ragionieristica, finalizzata a ottenere una manciata di danaro fresco, per dimostrare al mondo la capacità di riduzione dello stock di un debito pubblico oramai fuori da ogni genere di controllo, unitamente alla volontà di finanziare progettualità che nulla ha avuto a che fare con gli interessi generali del Paese, quello sano, che lavora e produce. Non dimentichiamo i piani di salvataggio di talune banche, quelle dalla finanza disinvolta, pur di agevolare favori ad appannaggio delle solite oligarchie economiche e finanziarie.
Auspichiamo – afferma i Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – che da questa Delibera, approvata dal Consiglio Regionale del Molise, in avanti impegna tutta la classe Politica e le Istituzioni a essere più attenti, affinché il management di Poste Italiane S.p.A. si confronti anche con gli organi di vertice della Regione Molise aprendo un tavolo che coinvolga la nostra rappresentanza parlamentare, i Comuni e i Sindacati al fine di invertire strada, non da ultimo di permettere agli abitanti della nostra Regione di non essere relegati a semplici contribuenti senza avere la garanzia dei servizi. Soprattutto – termina Antonio D’Alessandro – affinché la logica del solo contenimento dei costi non sia sinonimo di disservizi nei confronti della popolazione molisana.