L’Asrem non poteva e non doveva aderire alla convenzione CONSIP per la manutenzione e fornitura dei servizi energetici e tecnologici dei presidi ospedalieri e dei poliambulatori del Molise, nel mentre era ancora aperta la gara per l’affidamento dell’appalto da 46 milioni di euro.
Lo ha deciso il Consiglio di Stato che, con l’ordinanza pubblicata pochi minuti fa, riforma la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise che, in prima istanza, aveva respinto il ricorso delle ditte molisane estromesse dall’Asrem.
Avevamo messo in guardia l’Asrem e la Regione e con una specifica interrogazione, lo avevamo segnalato all’Anac: non si poteva procedere alla convenzione CONSIP denominata “Multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso, a qualsiasi titolo, alle pubbliche amministrazioni sanitarie (MIES 2)” lotto 10 Molise-Campania, perché era la legge a vietarlo, visto che non è mai stata annullata la precedente gara del 2018 indetta dalla Centrale unica di Committenza regionale, per la quale era stata nominata anche la commissione di gara, incaricata di valutare le offerte presentate da molte aziende locali e nazionali, tra le quali quelle che nelle more dell’aggiudicazione, hanno continuato a gestire l’appalto, assicurando la prosecuzione dei servizi senza interruzioni.
Senonché, a distanza di tre anni dall’indizione della gara CIG 7309621A10, senza aver provveduto ad una formale revoca della stessa, con la Deliberazione n. 949 del 26.11.2020, previo parere favorevole espresso del direttore sanitario e del direttore amministrativo dell’Asrem, il Direttore Generale di ASREM ha aderito alla convenzione Consip, stipulando contratto attuativo con la SIRAM per un periodo di 5 anni, assumendo a supporto della propria decisione un presunto e non documentato risparmio di appena il 4%, all’evidenza difficilmente non migliorabile all’esito della procedura di gara regionale.
A nulla sono valsi i nostri richiami al rispetto della legge, sorda di fronte ai diritti e alle sorti delle aziende e dei lavoratori molisani, pervicacemente l’Asrem ha deciso di ignorare le regole fino ad oggi, quando il Consiglio di Stato ha dato ragione alle ditte ricorrenti, sancendo, ancora una volta, l’inadeguatezza del Direttore Generale che, dopo quest’ennesima bocciatura del suo operato, con dignità dovrebbe trarre le dovute conseguenze.
Dunque, “palla al centro” e rewind dell’intera procedura: attendiamo ora l’esito della gara, senza però sorvolare sulla precisa responsabilità politica piovuta addosso anche al Presidente della Regione Donato Toma, che non ha vigilato ed esercitato le dovute funzioni preventive di controllo e di indirizzo politico.
Un precedente da non dimenticare.
Micaela Fanelli