Il presidente della Regione Molise ha incontrato, presso la Sala Giunta di Palazzo Vitale, i coordinatori degli Ambiti territoriali sociali di Agnone, Venafro, Isernia, Campobasso, Riccia/Boiano, Larino e Termoli per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano sociale regionale e dei relativi Piani di zona.
È stata l’occasione per confrontarsi sui risultati positivi conseguiti in questi anni attraverso la gestione associata dei servizi, ma anche per affrontare le criticità emerse e legate principalmente ai ritardi registrati nell’effettivo trasferimento delle risorse statali e regionali, in particolare quelle del Fondo per la non autosufficienza e del Fondo politiche sociali.
Il presidente ha rimarcato la necessità che «il nuovo Piano sociale regionale Triennale, in prosecuzione e a rafforzamento di quanto già programmato con quello riferito al periodo 2015/2018, tenga conto di alcune importanti innovazioni introdotte a livello nazionale, con la condivisione delle Regioni, dell’ANCI, dei Comuni maggiori presenti all’interno della Rete di promozione e protezione sociale, attivata presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dal DLgs 147/17, che ha avviato, per la prima volta nel nostro Paese, una misura universale di contrasto alla povertà: il reddito di inclusione (REI), oggi sostituito dal Reddito di cittadinanza».
«Nell’ultima legge di bilancio – ha proseguito il governatore – la Regione ha prestato una attenzione particolare proprio alle misure in tema di politiche sociali, incrementando le risorse per gli Ambiti territoriali e per i Comuni: più di un milione di euro quale quota regionale per il finanziamento dei Piani di zona; 400 mila euro per implementare il Fondo per la non autosufficienza; 250 mila euro per il rimborso ai Comuni delle rette di ricovero presso strutture residenziali di minori soggetti a provvedimenti della Magistratura minorile; 130 mila euro per la promozione dell’affido familiare; 100 mila euro per la fornitura dei farmaci di fascia C a pazienti affetti da patologie rare».
I coordinatori hanno ringraziato il presidente per la disponibilità al confronto, auspicando che tali occasioni possano assumere carattere di stabilità per consentire una valutazione e un controllo puntuale delle azioni realizzate sul territorio e per concordare ogni utile integrazione.Il presidente ha concluso i lavori invitando i coordinatori, unitamente alla struttura regionale competente, all’ANCI e all’ASREM, a definire rapidamente il testo del nuovo Piano sociale, allo scopo di portarlo, quanto prima, all’esame della Giunta e del Consiglio regionale e di attivare la necessaria concertazione con gli stessi Ambiti territoriali sociali, i Comuni, le Forze sociali, gli enti del Terzo settore.