Il Consiglio regionale nella giornata di oggi ha approvato all’unanimità una Mozione, a firma dei Consiglieri Fanelli, Salvatore e Facciolla, ad oggetto “Alienazione quote azionarie di maggioranza Poste Italiane S.P.A. Impegno al Presidente della Regione”.
Ha illustrato l’atto di indirizzo all’Aula la prima firmataria, Consigliera Fanelli, è seguito l’intervento del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Niro.
Nello specifico con l’atto approvato l’Assemblea legislativa -nel testo emendato in Aula a seguito della discussione- si prende atto che il Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2024 ha approvato in esame preliminare un provvedimento che regolamenta l’alienazione di un’ulteriore quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Poste italiane, tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico. Parimenti nell’atto di indirizzo si rileva come che la quota pubblica di partecipazione in Poste italiane è pari al 65 per cento e il Ministro interrogato in sede parlamentare ha affermato che non si scenderà sotto il 35 per cento, lasciando intendere la possibilità di una vendita di quote fino al 30 per cento. Ancora si sottolinea nella premessa della mozione che la cessione di ulteriori quote di Poste italiane può avere un impatto diretto sulla salvaguardia dell’occupazione e sulla fornitura dei servizi essenziali per i cittadini. Poste Italiane, si ricorda nel provvedimento, rappresenta 162 anni di storia italiana, 120.000 dipendenti, 12.800 sportelli aperti sul territorio, 580 miliardi di risparmi degli italiani, 35 milioni di clienti. In particolare, in Molise ci sono circa 750 lavoratori postali che negli anni hanno subito un forte ridimensionamento (nel 2000 erano circa 1400). L’Assise, infine, nel promuovere il pieno coinvolgimento dei sindacati e dei lavoratori alla vicenda, impegna il Presidente della Giunta regionale a partecipare al Governo nazionale la volontà del Consiglio regionale del Molise di:
- esprimersi sul mantenimento del pacchetto di maggioranza delle azioni di Poste Italiane in capo allo Stato;
- esprimere tale intendimento nell’ambito della Conferenza unificata Stato-Regioni.