I troppi incidenti stradali che si consumano sulla Bifernina, sulla Trignina e su molte arterie molisane, mi inducono a ricordare che nel 2019 in Consiglio Regionale del Molise, venne approvato all’unanimità un mio Ordine del Giorno con il quale chiedevo l’installazione di dissuasori di velocità sulla Bifernina e, sulle principali arterie della Regione. Come detto, venne approvato all’unanimità. Dopo ben cinque anni è restata lettera morta e gli incidenti stradali sono aumentati.
È quanto dichiarato da Aida Romagnuolo già consigliere regionale e attuale dirigente di Fratelli d’italia. Dopo l’approvazione di quel mio o.d.g. – ha continuato Romagnuolo – nulla è stato fatto per creare un deterrente capace di sensibilizzare gli automobilisti e capace di far diminuire i terribili incidenti che, molto spesso, risultano purtroppo essere mortali. Infatti, gli incidenti stradali degli ultimi giorni, ci raccontano di due avvenimenti che hanno provocato sulle strade molisane il decesso di due persone, un padre di famiglia sulla Bifernina nei pressi di Lucito e, un motociclistica vicino Colli al Volturno. Tra le cause – ha continuato Romagnuolo – l’alta velocità, l’uso di droghe e di alcol, la scarsa manutenzione delle strade totalmente inadeguate rispetto alle accresciute esigenze del traffico veicolare e del mutato assesto idrogeologico.
Ovviamente – ha ancora continuato Romagnuolo – c’è anche la necessità della revisione dei limiti di velocità nei punti a rischio e maggiore attenzione alla cura dello stato delle nostre strade, interventi questi, non più rinviabili dinanzi ad una rete stradale carente anche di apposita segnaletica.
Percorrendo la Bifernina, sembra quasi di stare in una pista da corsa e pertanto – ha concluso Romagnuolo – credo che
tale sistema, quello di installare dei dissuasori di velocità, sia necessario perché rappresenterebbe una vera funzione educativa e preventiva e non, come qualcuno potrebbe ipotizzare, un’azione repressiva.