La drammaticità degli effetti che in questi mesi il Covid 19 ha avuto in Molise, come nel resto d’Italia, è sotto gli occhi di tutti. Una condizione che ha evidenziato l’inadeguatezza di un sistema sanitario regionale segnato dalla mancanza di organizzazione e programmazione. Il lockdown ha portato alla sospensione delle prestazioni cancellando di fatto quelle diagnosi precoci che nel caso di patologie oncologiche e oncoematologiche, sono indispensabili per curare e salvare la vita delle persone.
“La prevenzione, oncologica e non – ha sottolineato la consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Aida Romagnuolo – deve essere un cardine imprescindibile del nostro sistema sanitario, anche e sopratutto in un periodo di crisi.
È palese la paura e il senso di abbandono che stanno vivendo i malati molisani a cui si aggiungono tutte quelle persone che hanno il timore di recarsi in ospedale e negli ambulatori per effettuare visite temendo il contagio. Se si fossero attuati, a tutti i livelli, il piano delle cronicità e una gestione corretta delle liste d’attesa si sarebbero potuti evitare disservizi e sofferenza.
Non si muore solo di Covid – ha continuato l’esponente di maggioranza – ma anche a causa di altre patologie come, ad esempio, quelle oncologiche, cardiologiche, ed altre ancora. Non si può attendere la fine della pandemia per potenziare queste attività. Il ritardo e il rallentamento negli screening, nelle diagnosi e nei trattamenti diminuiscono considerevolmente le probabilità di debellare patologie ostacolando così il percorso di cura dei pazienti.
È fondamentale che le istituzioni rafforzino il loro impegno nei confronti dei pazienti oncologici e oncoematologici, delle categorie fragili che rischiano di pagare con un prezzo molto alto le conseguenza della pandemia. Per questo – ha concluso la consigliera Romagnuolo – ho presentato una mozione impegnando il presidente della Giunta Regionale, Donato Toma, ad un immediato interessamento presso le strutture competenti al fine di attuare tutte le misure necessarie per rafforzare le attività di screening oncologici e oncoematologicie e al recupero e riorganizzazione degli esami sospesi”