“Adeguamento e riordino dei Consorzi di bonifica – ulteriori modifiche alla L.R. n. 42/2005”, è il titolo della proposta di legge, contraddistinta con il n. 71, presentata dal Consigliere regionale Angelo Michele Iorio.
Nella relazione illustrativa della pdl viene evidenziato l’esposizione debitoria dei due consorzi di bonifica basso molisani che avrebbero raggiunti livelli tali da richiedere un necessario quanto improcrastinabile intervento risolutivo regionale. In primis –viene rilevato-, per garantire continuità nella funzione consortile, occorre porre in sicurezza i bilanci dei due Enti del bosso Molise, mettendo a punto un piano di rientro dalla presente condizione debitoria, a coprire, per una parte, con un contributo regionale straordinario e, per il residuo, favorendo l’accesso dei Consorzi al credito a condizione di favore, erogato anche dal Finmolise, mediante la concessione di idonee garanzie regionali.
Completata tale fase di messa in sicurezza dei bilanci consortili, urge un intervento nella legislazione regionale in materia di bonifica e di irrigazione, che consenta, da una parte di superare alcune difficoltà normative che impediscono tuttora la soppressione dei Consorzi di Larino e di Termoli e la nascita del Consorzio di Bonifica del basso Molise, dall’altra, di ridefinire e di ampliare il ventaglio delle competenze dei Consorzi di Bonifica in Molise, in un’ottica di rendere questi Enti sempre più autosufficienti nel futuro.
In tale ottica, infatti, l’art. 1 della proposta di legge prevede che la Regione Molise, al fine di rendere coerente e attuabile il percorso di riforma dei Consorzi di bonifica: elimini le discrasie testuali contenute nelle norme di cui alla l.r. n. 1/2018, con particolare riguardo alle diposizioni regolanti il procedimento di accorpamento tra il Consorzio di Bonifica Destra Trigno e il Consorzio Bonifica integrale Lrinese, definendo compiutamente anche le modalità di gestione dei due consorzi interessati dal processo di fusione nella fase transitoria; individui misure necessarie per raggiungere il ripiano della debitoria pregressa e al riequilibrio della gestione concorrente; garantisca la gestione unitaria della risorsa idrica per fini irrigui agricoli e potabili rurali.
La proposta di legge inizia ora l’iter dell’esame presso la Commissione consiliare competente, per l’espressione del parere di rito, prima di giungere poi al vaglio dell’Assemblea legislativa per la fase finale.