Il Consiglio regionale nella seduta di ieri mattina ha approvato a maggioranza dei presenti ( 9 favorevoli, 5 contrari , 1 astenuto ) la proposta di legge n. 185, d’iniziativa della Giunta , concernente: “Adeguamento della disciplina dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) ai sensi dei commi 2, lett. a) e 5 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2021 n. 234 (Legge di Bilancio dello Stato per l’anno 2022 e Bilancio pluriennale per il triennio 2022 – 2024.) Modifica alla legge regionale n. 9 del 25 luglio 2013”.
Ha illustrato la pdl il Presidente d ella Prima Commissione , Andrea Di Lucente. Sono seguiti gli interventi per dichiarazione di voto dei Consiglieri Iorio (ha annunciato voto di astensione) , Fanelli ( ha annunciat o la non partecipazione al voto dei componenti del Gruppo del PD), Greco (ha annunciato voto contrario a nome del Gruppo M5S), De Chirico (confermato voto contrario), il Consigliere Assessore Pallante (ha annunciato voto favorevole del Gruppo Fratelli d’Italia ) e del Presidente della Regione Toma ( ha annunciato voto favorevole) .
L’iniziativa legislativa prevede il recepimento delle disposizioni normative nazionali riguardanti i nuovi scaglioni di reddito per l’applicazione dell’addizionale Irpef. Si intende in pratica – ha spiegato nella relazione Di Lucente – garantire la coerenza della disciplina dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche , con la nuova articolazione degli scaglioni stabilita dal comma 2 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge statale di bilancio 2022).
La norma regionale , quindi , interviene sulle maggiorazioni di aliquota stabilendone una diversa articolazione per scaglioni di reddito. In particolare , la nuova disciplina regionale, a partire dal 1° gennaio 2022 , prevede la seguente articolazione degli scaglioni di reddito per l’applicazione dell’addizionale Irpef :
I. per i redditi sino a 15.000 euro: 1,73 per cento;
II. per i redditi oltre 15.000 euro e sino a 28.000 euro: 1,93 per cento;
III. per i redditi oltre 28.000 e sino a 50.000 euro: 2,13 per cento;
IV. per i redditi oltre 50.000 euro: 2,33 per cento.
Invece, la normativa nazionale vigente al 31 dicembre 2021, prevedeva: I. per i redditi sino a 15.000 euro: 1,73 per cento; II. per i redditi oltre 15.000 euro e sino a 28.000 euro: 1,93 per cento; III. per i redditi oltre 28.000 e sino a 5 5 .000 euro: 2,13 per cento; IV. per i redditi oltre 55 .000 e sino a 75 .000 euro: 2, 2 3 per cento; V. per i redditi oltre 75 .000 euro: 2,33 per cento.
Per effetto di tali determinazioni si stimano entrate tributarie in aumento per la Regione Molise pari a complessivi: + 16.000 euro per il 2022; + 119.000 per il 2023; + 119.000 per il 2024. Campobasso, 2 9 marzo 2022| Comunicato stampa n. 60