“Ancora una volta il TAR ci dà ragione: è evidente che le nostre posizioni erano giuste!
Il Tribunale Amministrativo, infatti, ha accolto l’istanza di sospensiva sul ricorso proposto dalla Gemelli Molise s.p.a, contro la Regione Molise nella persona del Commissario ad Acta per l’Attuazione del Piano di Rientro dai Disavanzi del Settore Sanitario e contro l’ Azienda Sanitaria Regionale del Molise, nella persona del Direttore Generale pro tempore, sospendendo l’efficacia dei provvedimenti impugnati che non permettevano più al Gemelli Molise di offrire specifiche prestazioni sanitarie, nonostante risulti attualmente l’unico soggetto erogatore delle stesse. Forse prima di chiudere e bloccare le prestazioni sanitarie offerte, si dovrebbero creare alternative, per non abbandonare e disorientare i malati, investendo e potenziando la sanità pubblica”. Così la Segretaria generale della UIL Molise Tecla Boccardo.
“Non avevamo dubbi sull’inadeguatezza di quelle scelte e i giudici lo hanno confermato con la sentenza di oggi che ripristina le regole e soprattutto garantisce serenità e servizi ai malati e servizi sanitari.
Finalmente giustizia è fatta, dopo le tante discussioni e la drammatica sofferenza dei malati oncologici che fruiscono dei servizi di radioterapia del Gemelli Molise, vediamo annullare dai giudici, ancora una volta, un’imposizione quasi violenta che vedeva i malati oncologici costretti a seguire percorsi farraginosi, incerti e complicati dal Cardarelli al Gemelli, per ottenere le autorizzati necessarie alle cure salvavita.
E ovviamente, serenità anche per lavoratrici e lavoratori del Gemelli che dopo la sentenza del TAR e del Consiglio di Stato vedono riconosciuto il loro lavoro di eccellenza, insieme al diritto alla cura dei cittadini Molisani.
La Struttura commissariale, dopo questo ennesimo fallimento e richiamo, si impegni di più e meglio a risolvere le problematiche e a superare il disastroso commissariamento.
Bisogna metter mano al sistema sanitario, ma in maniera strutturale e non con calcolatrice e forbici. Pensiamo a spendere le risorse destinate a potenziare i servizi pubblici e non aspettare sempre che siano i tribunali a dare risposte ai cittadini”, conclude Boccardo.