“Martedì prossimo in Consiglio Regionale con una mia mozione, proporrò l’accesso degli animali domestici di affezione all’interno dell’Hospice di Larino, cioè di permettere agli animali domestici di stare accanto agli ammalati terminali, ai loro padroncini.
Lo ritengo un gesto di grande umanità e di grande amore. Gli animali domestici, oggi sono parte integrante dei nuclei familiari e pertanto, se una persona viene colpita da una malattia che purtroppo non lascia speranze è giusto che abbia accanto il suo cane o il suo gatto”.
Così Aida Romanuolo capogruppo della Lega alla Regione Molise. La presenza a Larino dell’ Hospice Madre Teresa di Calcutta, struttura questa d’eccellenza diretta ottimamente dal Dott. Mariano Flocco e specializzata nelle terapie del dolore, ha continuato Romagnuolo, ha nella sua filosofia l’idea che il malato deve essere curato esclusivamente nell’ottica del miglioramento della sua qualità di vita e quindi, l’obiettivo dell’Hospice di Larino è di “sostituire la casa” del malato e di fornire supporto e attenzione a chi si trova in fase di malattia avanzata.
Con la presenza del proprio animale domestico, che, ripeto sono parte integrante dei nuclei familiari, ha ancora detto Romagnuolo, si potrebbe migliorare ancor di più la permanenza dei malati, avvicinandosi in questo modo, il più possibile, all’atmosfera dell’ambiente domestico. La sola presenza di un animale, ha ancora proseguito Romagnuolo, può migliorare la qualità della vita e le condizioni di salute dell’uomo, anche perchè gli animali da compagnia svolgono un ruolo importante nella cura dei malati, un dato questo dimostrato che gli “stessi” possono calmare l’ansia, trasmettere calore affettivo, aiutare a superare lo stress e la depressione e soddisfare bisogni di affetto e di sicurezza dei soggetti ricoverati.
Oggi, sempre più spesso, ha proseguito Romagnuolo, la presenza degli animali domestici viene richiesta anche in ospedali, case di cura, scuole e, in tutte quelle strutture dove si ipotizza che il loro intervento possa dare beneficio alle persone. È quella, ha concluso Romagnuolo, che comunemente viene definita “pet therapy” e che in Italia ha assunto il nome di “Interventi assistiti con animali”, un gesto che per il Molise rappresenterebbe un segnale di grande civiltà.