Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha partecipato questa mattina alla trasmissione radiofonica “24 Mattino” di Alessandro Milan in onda su Radio24. Tema della puntata, il rapporto redatto dal gruppo di lavoro di Cottarelli, “Spending review. Che fine ha fatto?”. Nel rapporto si parla della Regione Molise e della sua ragione di esistere ancora in relazione ai costi per cittadino. Ospite di Radio24, con il governatore Frattura, anche il professor Riccardo Puglisi del team tecnico di Cottarelli.
Di seguito l’intervento integrale del presidente Frattura.
Perché il Molise non ha ragione, economicamente parlando, di esistere? In una Regione molto piccola i costi fissi per abitante sono molto alti. “Entriamo nel merito e nella qualità della spesa”
“Economicamente parlando, forse, ci converrebbe trasformare il Paese Italia in un unico Comune. Probabilmente, anzi no, sicuramente a quel punto saremmo nelle condizioni di ottimizzare al meglio il costo per cittadino. Capisco che parlando di parametri esclusivamente matematici non si può che arrivare alla conclusione prospettata dal professor Puglisi. Cosa diversa è entrare nel merito e nella qualità della spesa, soprattutto considerando il punto di partenza nel quale ci siamo trovati per vedere nella distanza di un solo anno che cosa il governo di una Regione così piccola è riuscito a fare ottimizzando il rapporto della spesa per cittadino. A cominciare, dalla spesa, chiaramente, corrente. Abbiamo tagliato gli sprechi, passando per la razionalizzazione degli enti inutili, in alcuni casi soppressione, fusione, riorganizzazione. Siamo intervenuti sulle partecipate e sull’assetto amministrativo. Entro il 31 dicembre 2016, in tre anni, taglieremo con rigore l’assetto dei dipendenti della Regione Molise con la previsione di un risparmio di 8 milioni e mezzo di euro. Per fare un esempio, passeremo da 74 dirigenti a 40. Noi le cose le abbiamo fatte prima ancora di leggere il rapporto Cottarelli”.
Dal rapporto Cottarelli emerge che la media di spesa nazionale per consigliere regionale è superiore ai 900 mila euro, in Molise è attorno ai 500 mila euro. “Pronti a fare ancora di più: deciso all’unanimità di allinearci alla Regione più virtuosa”
“Ricordo che siamo tornati a votare nel 2013, quindi ci siamo riallineati alla consistenza dei 20 consiglieri regionali fissata per le Regioni sotto il milione di abitanti e abbiamo un governo regionale composto dal presidente e quattro assessori. Abbiamo riallineato sempre al decreto 174, come ci è stato riconosciuto dal governo nazionale, i compensi per i consiglieri regionali, prevedendo la voce onnicomprensiva. Tra le altre cose, mi pare di poter dire che siamo la terza regione in termini di virtuosità di costi per singolo consigliere, ma anche rispetto a questo essere terzi, all’unanimità dei presidenti dei gruppi consiliari, abbiamo deciso nella seduta dello scorso martedì in Consiglio regionale di allinearci alla Regione più virtuosa proprio per dimostrare che essere piccoli non significa comunque essere il brutto anatroccolo da cancellare. E dico di più, essendo piccoli ci siamo posti il problema di come eventualmente ottimizzare una serie di servizi per garantire la qualità degli stessi a tutti i cittadini. Proviamo ad allineare la spesa rispetto alla qualità della stessa, soltanto così siamo nelle condizioni di ragionare con uno spirito solidale”.
Sedi regionali a Roma e a Bruxelles, venderle o valorizzarle con contenuti e servizi? “Senza contenuti non hanno senso”
“Dico con chiarezza: sono tutte situazioni che abbiamo evidentemente ereditato. La Regione addirittura si trova ad avere due sedi a Roma. Abbiamo già attivato le procedure per la vendita di una sede: è stato, appena insediati, uno dei primi atti che abbiamo messo in campo come governo e siamo in attesa della definizione di una serie di contenziosi per procedere alla vendita. La presenza di lavoro su Roma è importante. Non è solo la presenza fisica dell’amministratore di turno in commissione o in conferenza, ma è una presenza di partenariato stabile nella capitale, sicché la presenza, soprattutto quando la spesa è ridotta all’osso, grazie alla professionalità dei collaboratori, non credo sia un problema. A Bruxelles abbiamo avviato analogo ragionamento: una sede senza contenuti non ha nessuna ragione di esistere, stiamo capendo se nel corso del semestre a Presidenza italiana possiamo essere nelle condizioni effettivamente di arricchirla di contenuti. In caso contrario, anche la sede di Bruxelles sarà alienata. Voglio però far presente a tutti che in un solo anno abbiamo garantito nell’ottimizzazione dell’utilizzo delle sedi in Molise della Regione su circa 3 milioni e mezzo un milione di euro di risparmio tra spese di fitto e gestione degli immobili. Sono temi, dunque, per i quali, con tutto il rispetto per la qualità del lavoro svolto dai tecnici di Cottarelli, ci siamo imposti a inizio mandato e abbiamo avviato le procedure necessarie per dimostrare che anche una piccola Regione può dare il buon esempio”.