Il 3 settembre 2014 celebrammo il primo Congresso della UIL Molise che ha visto l’unificazione delle due Camere Sindacali Provinciali di Campobasso ed Isernia sotto l’egida dell’Unione Regionale.
Da quel giorno, ricorda Tecla Boccardo, la Uil del Molise ha cominciato a parlare una sola lingua a seguito di un lento e laborioso processo di unificazione che ci vide essere tra le prime realtà regionali a formalizzare quella scelta. Fu un congresso per certi aspetti rivoluzionario che ha segnato l’evoluzione della nostra sigla e che da quel giorno si rinnovò, in linea con le direttive nazionali.
In questi 10 anni ho avuto al mio fianco dirigenti appassionati, preparati e volenterosi che ci hanno permesso di essere punto di riferimento per lavoratrici e lavoratori di tutti i settori, in tutta la Regione.
E, con loro, il personale dei nostri servizi, cuore e motore pulsante della nostra organizzazione, che quotidianamente accoglie nelle nostre sedi e ascolta problemi, dubbi, preoccupazioni e necessità di migliaia di utenti
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Tuttavia, prosegue Boccardo, se noi continuiamo a guardare avanti, plasmandoci sulle necessità e sul contesto, investendo risorse, ma soprattutto assumendoci grandi responsabilità, in questi ultimi 10 anni poco è cambiato rispetto al contesto sociale ed economico che ci circonda.
Anzi, no. In realtà è peggiorato tantissimo in questi due lustri. Abbiamo meno servizi, meno assistenza, meno residenti, meno studenti, meno trasporti, meno personale sanitario e docente, meno addetti nei servizi, meno imprese edili, meno dipendenti pubblici, meno imprese.
Tutti questi “meno” significano spopolamento e povertà. Difficoltà per i più deboli, per i disabili, per i disoccupati e le donne.
Chi mi ha preceduto, io, chi mi seguirà, continueremo per molti più di 10 anni a sollecitare la politica affinché quel meno diventi più! Ma agli stimoli che noi possiamo offrire devono seguire fatti e azioni.
Anche perché sotto i livelli attuali, troviamo solo lo 0! Conclude la sindacalista