Molise di qualità è un’iniziativa del gruppo Terminus volta a far conoscere prodotti e servizi molisani di particolare pregio e attenzione nella loro realizzazione. Per saperne di più i lettori potranno contattarci ai seguenti recapiti: 0874.98926 (sede di Campobasso), 0875.85240 (sede di Termoli) o inviare mail a: moliseccellenza@gmail.com.
Per i lettori di ‘Informamolise’ che vorranno prenotare e acquistare i prodotti e i servizi di ‘Molise di qualità’ saranno riservate delle promozioni specifiche dalle aziende inserite nel progetto. Oggi vi proponiamo l’itinerario ‘Parco delle Morge’
Milioni di anni fa a causa dei movimenti tettonici della crosta terreste esplodevano in superficie delle rocce sedimentarie formatesi in ambienti marini e per questo ricche di fossili. Queste rocce in Molise hanno un nome ben preciso: le Morge. Intorno ad esse, in un’area marginale e incontaminata, è sorto il Parco delle Morge Cenozoiche del Molise comprendente ben 11 comuni tra la valle del Trigno e del Biferno: Pietracupa, Trivento, Salcito, Bagnoli del Trigno, Limosano, Sant’Angelo Limosano, San Biase, Montefalcone nel Sannio, Roccavivara, Oratino e Castropignano. Pietracupa è il comune capofila, un borgo di 200 anime, definito la Betlemme del Molise per la sua conformazione con le cavità nascoste nella Morgia intorno alla quale si è sviluppato nei secoli il centro abitato. Le principali attrazioni sono sicuramente le chiese presenti in paese a cominciare da quella rupestre del 1200 dove è possibile ammirare un crocifisso ligneo del 1500 e la macina di un antico mulino che funge da altare. A seguire la chiesa parrocchiale del 1600 e la chiesetta di San Gregorio con i suoi dipinti. Degni di interesse sono anche il museo dell’emigrazione e il museo della Rupe dove sono stati ricostruiti strumenti per la tortura.
A meno di 5 Km da Pietracupa si raggiunge la Morgia Pietravalle, in agro di Salcito, dove in epoca medievale sorgeva l’antico Castrum di San Lorenzo e dove è stato realizzato un laboratorio paleontologico all’aperto con varie attività didattiche per i ragazzi che vanno dallo studio dei fossili alla pionieristica fino all’animal tracking. Seguendo il torrente Rio si raggiunge la Morgia Pietra Martino dove è possibile fare arrampicata sportiva accompagnati dalla guida alpina. Per gli amanti degli sport estremi a Montefalcone nel Sannio è invece possibile catapultarsi con il parapendio e dominare dall’alto degli scenari mozzafiato che vanno dal verde della macchia mediterranea fino al massiccio della Maiella, dal mare Adriatico con le Isole Tremiti fino al Santuario del Canneto di Roccavivara. Quest’ultimo sorge vicino il fiume Trigno, nella zona dove, in periodo romano, era presente una villa rustica destinata alla produzione di vino e olio. La chiesa invece è divisa in tre navate e presenta un bellissimo ambone del 1223, a tre arcate con interessanti bassorilievi. La sede ufficiale del Parco delle Morge è a Trivento, il comune più grande dell’area, che conserva all’interno del borgo una meravigliosa cripta del XI-XII secolo dedicata a San Casto. La tradizione vuole che sia stata edificata su un tempio dedicato a Diana. Sull’altare vi è una lunetta in pietra, del XIII secolo, con bassorilievo rappresentante la Trinità fiancheggiata da due angeli e due delfini. Per gli amanti della storia e dell’archeologia le sorprese non finiscono qui. Infatti alla base della Morgia di Oratino definita “La Rocca” la presenza dell’uomo risale già all’epoca preistorica. Un masso roccioso presenta resti di strutture antropiche di varie epoche.
Dal borgo più bello d’Italia e patria di diversi scalpellini è possibile inoltre ammirare uno dei più bei panorami molisani, che va dal castello d’Evoli di Castropignano, borgo di storie da visitare, fino all’Abruzzo meridionale. Dopo aver passeggiato nella ghost town di Limosano già sede di diocesi, oltrepassato la rampa di Sant’Angelo e ascoltato storie di brigantesse a San Biase, al calar del sole, nella quiete dei borghi del Parco, è l’ora di rilassarsi presso il centro benessere Domus Area a Bagnoli del Trigno o degustare i piatti tipici della cucina molisana caratterizzati da una ampia diversità di legumi immersi nella più remota ruralità.
Roberto Colella – coordinatore Parco delle Morge