La Banca d’Italia ha comunicato ai molisani che il Molise va bene. Addirittura il Pil è cresciuto dello 0,3% annuo. Indubbiamente la fonte è autorevole e non abbiamo motivo per non crederci. Il punto però è che nella percezione quotidiana questo ondata di fiducia, dal sapore fortemente renziana, non riusciamo proprio a percepirla nell’aria, spesso inquinata, di questa regione. Certo il polo avicolo sarà acquisito da una multinazionale di Roseto degli abruzzi, certo lo zuccherificio diventerà una discarica, certo gli ospedali continueranno a denegare cure per mancanza di personale o reparti spariti dalla sera alla mattina. Certo ma il Pil s’innalza, s’ingrifa, s’impenna sia pure dello 0,3%. E’un segno di vita, dirà qualcuno per una Regione altrimenti priva di reazioni.. Non vorremmo solo, e non ce ne vorrà l’austera Banca d’Italia, che questa impennata del Pil non sia dovuta ad una perfomance degna di Rocco Siffredi ma semplicemente e tristemente ad una questione di rigor mortis (Frenk Zappa)
Molisecafone/ Il Pil molisano s’impenna, s’ingrifa alla Rocco Siffredi
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