Lattanzio:I molisani ci pongono interrogativi, responsabilmente da amministratori sentiamo il dovere di dare risposte

lattanzio nunzia 3662Il Consigliere Nunzia Lattanzio fa un’analisi generale sull’attività amministrativa.

Articolo 7, indennità, mozioni, proposte, proteste . Da qualche mese l’attenzione mediatica regionale e nazionale si è incentrata sulle sedute di Consiglio regionale. Mentre di alcuni Consiglieri non ci si ricorda il nome di altri, come quello di Nunzia Lattanzio, ricorre spesso sui media, per l’attività iper attiva nel portare in assise proposte e mozioni. Dalla polemica sull’utilizzo dell’articolo 7, dall’attenzione alla cultura, a quella della violenza di genere, sentiamo di quali altri ambiti il Consigliere Lattanzio si sta occupando.

Consigliere intanto vorrei chiudere con lei, visto che proprio con una sua intervista abbiamo portato l’attenzione sull’artico 7, la polemica generatasi.
L’articolo 7 fa parte ormai della storia della Regione e del Consiglio regionale. E’ una misura all’interno di una legge regionale superata, il contesto storico non ci permette più di contemplare questo fondo a supporto dell’attività dei consiglieri, per questa ragione ho predisposto e presentato una mia porposta di legge che ne prevede l’abrogazione. In commissione discuteremo il testo della misura legislativa e indipendentemente dal parere il testo di legge approderà in aula. Credo che il diritto sia per natura flessibile pultroppo c’è chiusura, si vuole continuare a conservare qualcosa che non è più contemplabile”.
Consigliere quali sono attualmente i rapporti con l’Udeur?
Al momento i rapporti sono sospesi, non ho mai sottoscritto una tessera di partito. Avevo chiaramente condiviso un programma politico ed elettorale che considero ancora moderato, equilibrato, aperto a qualsiasi forma di pensiero politico. Oggi i partiti non esistono più, nè a livello nazionale nè regionale, la mia era stata una scelta rivolta ai conenuti programmatico – politici. Rapporti sospesi che non credo potranno tornare come prima, un rapporto fiduciario con i rappresentanti del gruppo consiliare si sono definitivamente inclinati, per la l’assenza di punti di vista convergenti, comparabili e confrontabili”.
Lei continua ad operare e produrre nella sua attività legislativa con determinazione. Cosa la spinge ad essere “battagliera”?
Intanto le mie caratteristiche biologiche, credo sempre in quello che faccio e sposo le cause che reputo importanti. Mi viene natuarale comportami in questo modo ed avere al contempo una condotta determinata e trasparente. Ho fondato la mia esistenza su pricipi solidi che rinnovo e continuo a mantenere vivi anche in un contesto difficile come quello della politica”.
Passando alla sua attività, ultimamente si è interessata anche dell’Unlpli.
” Si, insieme al consigliere Francesco Totaro del PD abbiamo rielaborato una vecchia proposta di legge, a firma dell’attuale onorevole Danilo Leva. Accogliendo le istanze dei rappresentanti delle Proloco dell’Unpli si è cercato di modificare la vecchia normativa per consentire lo svincolo dalle ingerenze politiche e favorire l’accesso alle agevolazioni regionali e nazionali”.
Questa modifica rientra nel progetto di favorire l’offerta culturale e turistica molisana?
Assolutamente si. Come ho già dichiarato il Molise ha una forte vocazione turistica, la regione uò ripartire attraverso il rafforzamento della cultura, del turismo, attraverso la difesa del territorio e delle sue tradizioni”.
A proposito il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Massimo Bray sta attuando una politica di “conoscenza” diretta del territorio italiano. E’ auspicabile un suo intervento in Molise?
” Credo di si. Già in passato abbiamo avuto contatti con la sua segreteria. Un progetto che sto curando e credo possa avere una forte valenza culturale – turistica per la regione, curato dall’Associazione Acors- Molise Medievale che da anni studia e ricerca la storia del Molise, possa essere un valido motivo di interlocuzione con il Ministro Bray. Ritengo ,insieme a questi operatori, che la ricchezza del Molise sia interna, bisogna valorizzarla e contemporaneamente investire sulle eccellenze sia in fattore ambientale, artistico – architettonico che sulla formazione e sul coinvolgimento delle giovani generazioni. Riconosco che i tempi della politica sono lunghi, le emergenze sono tante, e proprio perchè sommersi dalle tante situazioni di crisi non si riece a rilanciare l’economia. I cittadini vogliono risposte, da amministratori sentiamo il peso e il dovere di arginare le criticità e di individuare un percorso utile per la crescita economica del territorio, in tutti i settori produttivi, come quello dell’artigianato, della piccola impresa, dell’industria”.
Un rilancio secondo lei potrebbe essere facilitato da un’azione di “rete” degli amministratori locali?
Io credo fermamente nella sinegia. I territori piccoli come quello molisano necessitano di un’azione di rete. Ogni sindaco , che poi è una sentinella territoriale, è in grado di offrire la propria proposta, naturalmente diverse da comune a comune, mettere in rete questi suggerimenti porterebbe ad una maggiore conoscenza del territorio, ad una migliore programmazione e di conseguenza ad una maggiore attrattiva per la regione”.

MDL

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