Continua l’iter della gara per l’affidamento dei servizi di vigilanza armata al Consiglio regionale del Molise. Una gara su cui avevamo espresso più di qualche perplessità, specie per i requisiti “sui generis” richiesti per l’aggiudicazione. In particolare tra i requisiti erano richiesti e valorizzati il possesso di capacità di controllo e spegnimento di incendi di medio pericolo e avere una certificazione, non prescritta da nessuna legge, che attesti la tutela della salute dei propri lavoratori. Insomma cose che con la prestazione messa a gara c’entrano poco o nulla. Sulla vicenda era poi intervenuto anche il consigliere regionale Filippo Monaco che poneva due questioni. La prima era il senso stesso di una gara frazionata per la vigilanza per il solo consiglio regionale e non per l’intyera Regione Molise. La seconda riprendeva le nostre perplessità, parlando esplicitamente di criteri individuati ad hoc per qualche potenziale concorrente. La situazione, come è d’uopo nel Molise dei silenzi, non ha avuto ovviamente alcun riscontro. A Filippo Monaco nessuna risposta, a noi idem. Anzi.. la gara sta procedendo, spedita, il suo iter. Il segretario generale del consiglio regionale, Vincenzo Toma con proprio provvedimento del 6 novembre scorso ha infatti nominato la commissione di aggiudicazione. E chi ha nominato?. In primis se stesso. Poi un funzionario regionale e una dipendente della regione ed infine una esperta in gare d’appalto della provincia di Campobasso. Come si ricorderà il criterio dello spegnimento degli incendi non eccessivi era stato inserito, per i servizi di vigilanza, proprio alla Provincia di Campobasso, mentre la certificazione sulla tutela della salute era addirittura un prerequisito per la partecipazione. E il dirigente preposto alla gara all’epoca dei fatti indovinate chi era? Ma sì, era proprio lui proprio il dottor Vincenzo Toma, all’epoca dirigente apicale della Provincia di Campobasso. E’ evidente che per il dottor Toma le abilità nello spegnere incendi sono assolutamente fondamentali ed è chiaro che ha voluto, nella aggiudicazione della gara avere affianco chi, evidentemente, è esperto di prassi da esercitazione dei pompieri e che conosce bene la consuetudine così installata. Un operatore del settore, intanto, ha già depositato presso uno studio legale una busta contenente il nome del vincitore e l’importo di aggiudicazione. La busta sarà aperta solo dopo l’aggiudicazione effettiva da parte del Consiglio regionale. Se risulterà che la previsione era esatta l’operatore renderà pubblica la cosa e deciderà, subito dopo, di cambiare settore di lavoro. Dai servizi di vigilanza infatti passerà ad un’attività di magia e illusionismo, attività proficua e redditizia in un mondo pieno di paragnosti e figli di paragnosti.
Gara vigilanza del Consiglio regionale: il pompiere innanzitutto
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