La gara per l’affidamento dei servizi di vigilanza al Consiglio regionale, con le sue peculiarità da noi evidenziate, ha spinto il consigliere regionale Filippo Monaco a chiedere chiarezza sulla vicenda. Come si ricorderà la gara, che è scaduta lo scorso 30 settembre forniva dei punteggi differenziati in base al possesso di alcuni requisiti che però poco avevano a che vedere con i servizi appaltati. In particolare si davano punteggi importanti ad aziende i cui dipendenti avessero attestati per la prevenzione e lo spegnimento di incendi o fossero qualificati per prestazioni di prono soccorso. Monaco, nel suo comunicato che prelude ad una specifica interpellanza è molto preciso sull’argomento. “…i criteri di assegnazione del punteggio sembrerebbero elaborati al fine di favorire uno degli Istituti concorrenti in quanto si attribuisce un maggior punteggio a chi possiede una struttura aziendale nella Provincia di Campobasso, può contare su guardie Giurate dotate di attestato di Addetto al Pronto Soccorso e Addetto all’Antincendio nonché istituti in possesso di una certificazione volontaria relativa agli standard internazionali di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori”. Che qualcosa non quadri quindi non era solo una nostra sensazione. Si vedrà anche perché l’apertura delle buste è prevista per la giornata di martedì 14 ottobre. Monaco tra i criteri che privilegiano l’attribuzione della commessa cita anche la certificazione volontaria per la salute dei propri lavoratori, la OHSAS 180001. Una certificazione relativa ai sistemi interni all’azienda per evitare problemi dei propri dipendenti, certificazione non obbligatoria e che non rileva evidentemente nella erogazione di servizi di vigilanza armata presso strutture terze. Ora si potrebbe pensare che si tratti di una anomalia registrata solo in questa occasione. Ed invece no. La certificazione OHSAS 180001 è stata richiesta anche per un’altra gara di appalto per servizi di vigilanza armata, gara svolta nel 2012 dalla Provincia di Campobasso. Addirittura in questo caso chi non possedeva questa certiticazione (ribadiamo del tutto volontaria e non obbligatoria) era escluso dalla gara d’appalto. E’evidente allora che più di qualcosa non quadri e che alle sollecitazioni nostre e a quelle, oggi ufficiali, di Filippo Monaco debba essere data una risposta certa e definitiva.
Gara per la vigilanza in consiglio regionale: qualcosa non quadra
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