Volvo annuncia un richiamo della XC90 per motivi di sicurezza. Volvo Cars, la casa automobilistica svedese, ha reso ufficialmente noto che per alcuni dei veicoli dei modelli prodotti tra il 27 gennaio 2015 ed il 19 maggio 2015 sono richieste delle riparazioni ed i clienti dovranno recarsi nelle officine autorizzate per farsi sistemare i sedili anteriori il cui cablaggio per la Impact Protection System laterale (SIPS) potrebbe essere stato installato in modo non corretto, un componente davvero cruciale per la sicurezza delle automobili.
Se il cablaggio viene installato in modo non corretto, può restare danneggiato, disabilitando il lato del sedile air bag durante un impatto frontale. Per cui vi è il potenziale pericolo aumentando il rischio di lesioni agli occupanti od a terzi a causa di possibili incidenti derivanti dalla improvvisa situazione in cui si potrebbero trovare in caso di collisione che causerebbe l’implementazione dell’air bag frontale del lato del sedile. La casa automobilistica, ha precisato di essere a conoscenza di alcuni incidenti con lesioni. I concessionari Volvo installeranno un manicotto protettivo senza alcun costo per i clienti a partire da lulgio 2015. Volvo ha deciso di mettere le mani avanti e di procedere in maniera volontaria ai richiami, allargando l’area di interesse a tutti gli Stati. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.