“Importanti e condivisibili le parole del ministro Martina a Vinitaly: l’obiettivo dei 5,5 miliardi di export nel settore vinicolo è alla nostra portata. Bisogna però dare ai conduttori e alle famiglie che lavorano nel settore nuovi e più efficaci strumenti per sviluppare le proprie realtà. Serve una riforma partecipata nel segno della semplificazione”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, commissario nazionale della Fai-Cisl.
“Vanno smaltite procedure e burocrazie oggi davvero elefantiache. C’è troppa frammentazione nei referenti istituzionali, troppe le sovrapposizioni. Serve un riferimento unico, uno sportello che sappia rispondere a richieste, autorizzazioni, esiti delle verifiche e dei controlli, registri e documenti di accompagnamento. Trasparenza e alleggerimento della pubblica amministrazione, credito non proibitivo per chi vuole investire e più efficace coordinamento europeo contro gli squali dell’Italian sounding: queste le leve su cui dobbiamo agire per rilanciare la filiera del vino, fiore all’occhiello del nostro sistema agroalimentare. Su questi temi si gioca il futuro di un settore e di un intero comparto economico i cui operatori hanno saputo reagire in maniera esemplare alle scosse della crisi. Sta alla politica e alle istituzioni, ora, fare la loro parte. Una sfida che devono saper raccogliere insieme al sindacato”, conclude Sbarra.
Vinitaly, Sbarra (CISL): Serve una riforma partecipata nel segno della semplificazione
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