Il presidente francese François Hollande è apparso in televisione insieme ai reali di Spagna, Felipe e Letizia, in visita di stato a Parigi, subito interrotta. Ci sono «vittime spagnole e di altre nazionalità, soprattutto tedeschi e turchi», ha detto Hollande. L’ufficio del premier Mariano Rajoy ha parlato di 45 vittime spagnole. Germanwings fa sapere che i tedeschi a bordo potrebbero essere stati 67, precisando tuttavia di non poter dire con certezza assoluta la cifra. La compagnia ha anche reso noto che sull’aereo c’erano due bambini. Tra i passeggeri, inoltre, una scolaresca tedesca composta da 16 ragazzi e 2 insegnanti. La tv catalana 3/24 ha diffuso inoltre la notizia che i passeggeri turchi sarebbero 39. Il ministro degli Esteri belga Didier Reynders, infine, ha parlato di almeno una vittima belga: un uomo che abitava a Barcellona insieme alla moglie (già avvertita) e che stava andando in Germania.
Le reazioni, Merkel «sconvolta»
Angela Merkel ha annullato tutti i suoi appuntamenti per seguire l’evoluzione del disastro aereo. Lo ha reso noto un portavoce dicendo che la cancelliera tedesca è «sconvolta». Nel primo pomeriggio è intervenuta lei stessa in tv esprimendo «profonda tristezza» e dicendosi «d’accordo con Francia e Spagna nell’aiutarsi gli uni con gli altri per trovare le cause del disastro». «I pochi dati» a disposizione «impediscono qualsiasi speculazione sulle cause» ha aggiunto la cancelliera, che mercoledì arriverà sul lugo del disastro. «Profondamente colpito, desidero esprimere cordoglio e vicinanza a François Hollande, Angela Merkel e Mariano Rajoy per le vittime e i loro famigliari» è intervenuto il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.
La dinamica
«Emergency, emergency» sarebbero state, secondo la tedesca Bild, le ultime parole del pilota. Dalla Direzione generale dell’aviazione civile francese (Dgac), però, è emerso che – contrariamente a quanto era sembrato in un primo momento – l’Airbus non ha inviato nessuna richiesta di soccorso e l’allarme è stato lanciato dalle autorità aeronautiche che avevano perso i contatti con l’aereo. Intervenendo in conferenza stampa, nel primo pomeriggio, l’ad di Germanwings, Thomas Winkelmann, ha confermato che l’aereo è scomparso dai radar francesi alle 10.53. Winkelmann ha spiegato che l’aereo ha iniziato una lunga discesa – durata 8 minuti e non concordata con le torri di controllo – un minuto dopo aver raggiunto l’altezza di crociera a cui avrebbe dovuto volare. L’ad ha anche assicurato che il capitano dell’Airbus «era in servizio da 10 anni sugli aerei di Germanwings e Lufthansa» e che l’Airbus era stato sottoposto «ieri (lunedì, ndr) al suo ultimo controllo di routine». Risaliva invece all’estate 2013 il grande controllo generale del velivolo, che aveva 24 anni e dal 1991 volava sotto la bandiera Germanwings.
Le ipotesi
Nella mattinata, poco dopo il disastro, numerosi siti hanno iniziato a formulare ipotesi su cosa possa essere accaduto. France Info, tra gli altri, ha scritto che l’Airbus avrebbe volato troppo a bassa quota: si è schiantato a circa 1.800 metri contro una montagna alta quasi 3 mila metri. Secondo il sito specializzato nel monitoraggio voli aerei Flightradar24, inoltre, fin dall’inizio la rotta dell’Airbus A320 era «anomala» rispetto alla norma dei voli Barcellona-Düsseldorf. Funzionari della Sicurezza tedeschi hanno riferito alla Dpa che «non vi sono al momento prove» che l’incidente sia stato provocato da un attacco terroristico.
Il testimone
«Quando ho visto l’aereo, ho capito che si sarebbe schiantato» detto il testimone Sébastien Giroux a Bfm Tv, affermando di aver visto l’A320 di Germanwings perdere l’altitudine, subito prima dello schianto. «Non c’era fumo, nient’altro, ma vista l’altitudine che aveva, non poteva passare le montagne, era impossibile», ha detto l’uomo.
Il relitto e le operazioni di recupero
Il relitto dell’A320 della Germanwings è stato localizzato a 2.700 metri di altezza sul massiccio des Trois Evêchés, secondo informazioni della tv Bfm. Una dozzina di grossi rottami dell’aereo caduto sono stati individuati, dispersi in un’area di circa un ettaro, mentre il resto del relitto è in frantumi, ha fatto sapere il tenente colonnello Bloy, della gendarmeria di Hyères, aggiungendo che ci vorranno «giorni per evacuare i corpi dalla zona». Il ministero dei Trasporti francese conferma in un tweet che la zona è «pericolosa e instabile» per i soccorritori. Le operazioni di recupero sono inoltre rese più difficili anche dal meteo: nel primo pomeriggio la temperatura sul luogo del disastro è di circa quattro gradi sotto zero, con nevicate e raffiche di vento in arrivo. La palestra di una scuola a Seyne-les-Alpes, in Provenza, in un’area prossima al luogo dell’incidente, è stata allestita per accogliere i corpi delle vittime.
La verifica sugli italiani
L’Unità di crisi della Farnesina ha attivato tutte le verifiche con la rete diplomatica consolare per accertare l’eventuale presenza di italiani a bordo.
La compagnia
«Un giorno nero per la nostra compagnia di volo» interviene il capo della Lufthansa Carsten Spohr. Mentre, in segno di lutto, i loghi della compagnia e quello dell’affiliata Germanwings sono stati cambiati nei colori grigio e nero. Tonfo in Borsa, inoltre, per Lufthansa e Airbus dopo la notizia del disastro aereo.