Terremoto, passa il decreto legge: 53 articoli e 4,5 miliardi per la ricostruzione

“Non vi lasceremo soli”: il premier ribadisce il suo impegno. 62 i Comuni che rientrano nel decreto. Il commissario straordinario Vasco Errani: “Riconosciamo anche il 100% dei danni ai privati, a tutte le abitazioni, anche alle seconde case”. Rimborsi per i comuni limitrofi. Tra i punti fondamentali legalità e trasparenza. Sostegni alle aziende agricole. Renzi nelle Marche, dove ha annunciato che Tod’s aprirà una fabbrica ad Arquata, e poi visita ad Accumoli e Amatrice
di SIMONA CASALINI e IRENE MARIA SCALISE www.repubblica.it

“L’ammontare totale” per la ricostruzione delle zone del centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto “è notevolmente più consistente” rispetto alla somma stanziata nel decreto legge varato oggi dal Consiglio dei ministri, pari a circa 300 milioni. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, spiega nei dettagli il decreto e precisa che, “la somma totale sarà di circa 3,5 miliardi per la ricostruzione degli edifici privati e di circa 1 miliardo per quelli pubblici. Si tratta di risorse aggiuntive già previste nella Legge di Bilancio che approveremo sabato prossimo”. E ancora il sottesegretario: “Il contributo della Commissione europea è massimo il 6% della spesa complessiva, il resto sono risorse nazionali”.

Il decreto approva gli interventi urgenti per le zone terremotate. In 53 articoli, fissa i capisaldi di tutti gli interventi necessari alla ricostruzione e al sostegno alla ripresa economica delle zone colpite dal terremoto. La struttura articolata e dettagliata del provvedimento ne fa una sorta di vademecum. Molteplici le misure di sostegno previste: risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti, prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l’impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto. Agevolazioni per i risarcimenti anche per le seconde case, task force per aiutare le imprese agricole dell’area.
“62 i Comuni colpiti che rientrano nel decreto”. “Sono 62 i Comuni interessati dalla ricostruzione e stiamo definendo due criteri: intensita’ del danno subito da queste aree e come invertire il processo di spopolamento”, così il commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Prima del voto si era parlato di circa 80 Comuni inclusi nei benefici previsti nel decreto governativo e dagli esclusi partono le prime proteste: “Camerino non rientra nei Comuni del decreto: o è un errore o è una vergogna”, lamenta il sindaco Gianluca Pasqui, anche a nome di altri comuni dell’entroterra Maceratese, “i danni riportati nella nostra cittadina sono evidenti e sotto gli occhi di tutti”.

“Rimborsi al 100% dei danni ai privati, a tutte le abitazioni, anche alle seconde case” “Con il decreto riconosciamo il 100% dei danni ai privati, a tutte le abitazioni, anche alle seconde case comprese nei 62 comuni del cosiddetto cratere del sisma, nella consapevolezza che le seconde case in questi territori sono case di famiglia che rappresentano identità ed economia. Senza questa scelta non si sarebbe potuto parlare di ricostruzione”. Così ancora Errani, che ha poi specificato che “per quanto riguarda i danni subiti fuori dalle aree interne ai 62 comuni colpiti, verrà riconosciuto “il 100% dei danni per le abitazioni private e per le seconde case collocate nei centri storici e nei borghi e il 50% per quelle che sono fuori dai borghi, perché – ha spiegato – in questo modo rappresentiamo concretamente la scelta strategica di ricostruire le aree storiche”. “Questo – ha rivendicato il commissario – è l’impianto più completo rispetto alle esperienze che ci stanno alle spalle e dà l’idea di una scelta fondamentale che parla al paese: proviamo a costruire un nuovo modello economico e sociale nelle aree interne dell’Appennino e dell’Italia per vedere se indichiamo una via nuova che dia prospettive e sviluppo”.

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