Stampa tedesca: “Cavie umane per i test dei gas di scarico delle auto”

Secondo Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung sono coinvolte Volkswagen, Daimler e Bmw. Tutte le aziende hanno già smentito. Merkel: “Test scimmie e persone ingiustificabili, indignazione di tante persone assolutamente comprensibile”

di VINCENZO BORGOMEO www.repubblica.it

Nuovo colpo di scena sui test-tortura dei gas di scarico sulle scimmie da parte dei colossi tedeschi: secondo Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung queste emissioni non sono state provate solo su animali ma anche su cavie umane.

I due colossi dell’informazione rivelano nuovi particolari sui test condotti dal Gruppo Vw, Daimler e Bmw: “Usati volontari per prove di respirazione”. Ossia quattro ore di esposizione ad aria inquinata da gas di scarico.

L’ipotesi – secondo il dossier del New York Times che ha aperto il caso – era già stata ventilata: gli scienziati del laboratorio della “Lovelace Respiratory Research Institute”, in New Mexico, hanno usato dieci scimmie giavanesi ma altri tecnici avrebbero discusso con gli ingegneri tedeschi dell’eventualità di fare test con cavie umane, ovviamente volontarie. Le case automobilistiche dissero di no e dovette intervenire lo stesso direttore generale della fondazione tedesca per l’ambiente, Michael Spalleck, per bocciare la folle idea. Fino ad oggi sembrava che questi test su cavie umane non fossero mai stai eseguite. Invece…

Invece secondo Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung i test che hanno coinvolto 25 volontari umani sono stati effettuati in un ospedale universitario nella città tedesca di Aquisgrana nel 2013 e 2014. I partecipanti sono stati esposti per alcune ore a diversi livelli di biossido di azoto (NO2), la forma più tossica di ossido di azoto e comunemente riscontrata negli scarichi diesel. I ricercatori non avrebbero rilevato “nessun effetto significativo”, secondo un riassunto dello studio. Ma Thomas Kraus, il capo del dipartimento competente dell’ospedale universitario di Aquisgrana, ha detto ai media tedeschi che i risultati erano viziati da un campione di popolazione insufficiente e non tenevano conto dell’inquinamento atmosferico generale.

Commenti Facebook