Tornano scenari di guerra a due mesi dalle «incomprensioni» con i jet russi per sconfinamenti nello spazio aereo. Ankara convoca Nato e Onu. Mosca conferma l’abbattimento, nega lo sconfinamento. Salvi i due piloti, uno forse catturato dai ribelli da www.corriere.it
Un Su-24 russo è stato abbattuto in Siria vicino alla frontiera turca martedì mattina per una presunta violazione dello spazio aereo. Lo ha annunciato l’emittente turca privata Habertürk, che ha anche ripreso il cacciabombardiere in fiamme mentre precipita sulle montagne della provincia siriana di Latakia. Secondo fonti turche sarebbe stato abbattuto da due F-16 dell’aviazione di Ankara «dopo ripetuti avvisi», secondo fonti di Mosca invece da un missile terra-aria. I piloti sono riusciti a paracadutarsi, e uno sarebbe stato catturato dalle forze turkmene, secondo Cnn Türk.
«Era nello spazio aereo siriano»
Il Ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia russa Ria-Novosti, ha confermato l’abbattimento «presumibilmente da terra» del Sukhoi ma ha affermato di «poter provare con mezzi oggettivamente verificabili che l’aereo è rimasto sopra la Siria per tutto il tempo». L’aereo è stato colpito mentre si trovava a una quota di 6.000 metri. Un comunicato della Difesa turco sostiene che questo è avvenuto sopra il paesino di Yayladagi, circa tre km dentro il confine turco.
Ankara: «seguite le regole d’ingaggio»
Sarebbe stato abbattuto dalla difesa turca per violazione dello spazio aereo, e Habertürk cita una fonte anonima che spiega: «Sea nostra sicurezza alle frontiere è stata violata occorre seguire le regole d’ingaggio». Il mese scorso l’aviazione di Ankara aveva abbattuto un drone e accusato Mosca di spionaggio, e sono numerosi gli episodi di sconfinamenti e di pericolosi avvicinamenti tra i jet russi e quelli turchi. Il primo ministro Ahmet Davutoglu ha ordinato ali ministero degli Esteri di consultarsi con la Nato e le Nazioni unite sugli ultimi sviluppi inerenti la frontiera turco-siriana.